Piano di Coreglia, al visitatore che vi giunge, appare
come un paese moderno in continua espansione urbanistica,
dotato di un’area industriale e di un’area commerciale, ma in
realtà il paese o meglio i tre piccoli agglomerati urbani
fortificati, che hanno dato vita all’odierno paese, oggi
conosciuti come Nestrignana (Villa di Cistrignana), Manciana e
Colle (Colle Bertingo) sono antichissimi.
Villa di Cistrignana, l’attuale centro
storico (la chiesa parrocchiale e l’intera via di Nestrignana),
era già conosciuta nel X secolo, il suo nome compare scritto,
fra le “Terre” della Pieve di Loppia, la “Villa” era dotata di
un castello, posto sul confine con le terre di Barga, di una
dogana posta nell’odierna località “Dogana” e di un lebbrosario
“Domus Infectorum de Strignano”
ricordato fino al XIII secolo, con annessa una chiesa dedicata a
San Lazzaro, l’attuale chiesa parrocchiale dei Santi.Lorenzo
e.Lazzaro.
Il castello, un avamposto delle difese di Coreglia,
viene nominato per la prima volta in un documento, all’interno
di due diplomi imperiali datati 1185 e 1242, che lo segnalano
come castello importante della Garfagnana.
Di Manciana e del suo castello, molto
probabilmente solo un casale fortificato, abbiamo scarse notizie
documentate e alla fine del XIII secolo, insieme al castello di
Villa di Cistrignana, scompaiono del tutto, forse era venuta
meno la loro importanza strategica.
Colle Bertingo, sorgeva tra le odierne
località Colle e S.Lucia, il suo castello posto in un piccolo
tratto pianeggiante, per alcuni secoli ricoprì un ruolo
importante all’interno del sistema difensivo di Coreglia.
Il
castello di Coreglia, inespugnabile e ben nascosto tra le
montagne, non era in grado di sapere in tempi brevi cosa
succedeva nel fondovalle, perciò si affidò per diversi secoli a
due fortificazioni, quasi sempre sotto la sua giurisdizione,
“Colle Bertingo” e “Ghivizzano”, ben visibili fra di loro e in
grado di inviare segnalazioni al castello di Gromignana, la cui
torre trovandosi dirimpetto alla rocca di Coreglia, poteva
segnalarle tempestivamente un’eventuale pericolo, proveniente
dai due versanti, destro e sinistro del rio Secco .
Le
prime notizie, documentate dell’esistenza di questa fortezza,
risalgono al 1171, quando i lucchesi riuscirono a scacciare i
pisani, che con una precedente incursione ne erano entrati in
possesso, in seguito “Colle Bertingo”, riappare menzionato
insieme alla sua chiesa S.Lucia, all’interno del catalogo delle
chiese della diocesi di Lucca, del 1260 e nel 1355 all’interno
dell’elenco delle “Terre” della Contea di Coreglia, istituita da
Carlo IV di Boemia a favore di Francesco Castracane
“…..Vicariam insuper Corellie de
Garfagnana, Diocesis Lucane, cum fortiliciis, castris, villis et
locis ad eamden pertinentibus, videlicet Corilia, Gromignana,
Roccha Pictorita, Licignana, Ghivizanum, Colle Berthinghi, Bori,
Terulium, Viciana, Calavorna....”
Il
castello Di Colle Bertingo, venne distrutto completamente nel XV
secolo, quasi sicuramente da Niccolò Fortebraccio, nipote del
capitano di ventura Braccio da Montone, assoldato insieme ai
suoi uomini (tra cavalieri e pedoni ben 600 soldati), per
devastare il Contado di Lucca nel tentativo di indebolirla per
poi muoverli guerra (il 28 febbraio 1430, i fiorentini con i
suoi alleati misero Lucca sotto assedio).
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