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Vagli Sotto
 
I borghi di
Vagli Sotto
 
 
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Vagli Sopra
Vagli Sotto Google maps
Vagli Sotto
Vagli Sotto
Vagli, non è il nome di un borgo, come molti possono erroneamente pensare, ma bensì di un territorio, venuto alla ribalta a metà del ‘900 con la costruzione in loco di una grande diga che diede vita, ad uno dei laghi artificiali più grandi della lucchesia, l’antica Terra di Vagli, un tempo valle stretta e verdeggiante ma aperta, al cospetto dell’imponenti vette Apuane, del Sumbra, del Tambura e del Roccandagia, oggi è composta principalmente dai due borghi di Vagli Sotto (capoluogo comunale) e di Vagli Sopra, piccoli borghi della valle dell’Edron, che fin dalle loro origini hanno sempre cercato di mantenersi indipendenti, conservando ancora oggi una propria identità.
La Terra di Vagli fu abitata fin dai tempi dei tempi, i boschi ricchi di selvaggina e le montagne con i suoi giacimenti metalliferi, attirarono le tribù celtiche dei Liguri Apuani e forse anche delle piccole comunità etrusche, ipotesi quest’ultima tutta da confermare, ma che alcuni storici hanno sostenuto, analizzando alcuni reperti archeologici ritrovati nella regione che potrebbero essere stati, anche frutto di scambi commerciali, avvenuti fra le due civiltà confinanti, comunque la presenza massiccia dei Liguri Apuani, non è messa in discussione, le numerose tombe rinvenute fra quelle montagne, in alcuni casi, hanno anche confermato la presenza di villaggi o “Castellari”, dai quali poi sono nati anche alcuni borghi.
Le origini di Vagli Sotto e Vagli Sopra, sono ancora oggi sconosciute, la scarsa documentazione, non ci permette di stabilire la loro epoca di fondazione, anche l’analisi del toponomio Vagli, non è di grande aiuto, nei primi documenti la Terra di Vagli viene citata con i termini Vallibus” (823) e “Valli”(899), che possono essere riconducibili al latino o anche al germanico. I due borghi, fecero parte del feudo dei nobili di Careggine, discendenti della consorteria dei Corvaresi, alleati più di una volta, nel fare lega contro i lucchesi, tentando così di bloccare la politica espansionistica lucchese che puntava ad assoggettare la Versilia, dominata dai nobili di Corvaia, asserragliati nella possente rocca di Corvaia e la Garfagnana, divisa in tanti piccoli feudi, ma quasi tutti in mano ai loro parenti, detti anche “Cattanei di Garfagnana”, in mezzo a questa lotta (Guelfi contro Ghibellini), si intromise anche Pisa, le soldatesche della Terra di Vagli, alleate ai pisani e ai Corvaresi, parteciparono attivamente nelle battaglie combattute a Corvaia nel 1162 e nel 1169, inizialmente l’alleanza con Pisa rese difficile la vita a Lucca, ma questi ultimi, all’inizio del XIII secolo, dopo aver espugnato una prima volta la rocca di Corvaia (1162), approfittando anche della caduta dell’Imperatore Ottone IV, ruppero gli indugi e penetrarono
Lago di vaglidecisamente in Garfagnana e in Versilia, la prima vittima fu Castiglione 1227 e poi toccò alla rocca di Corvaia 1254, costringendo alla resa tutti gli altri piccoli feudi della consorteria, al termine di questa lotta, nella Terra di Vagli, iniziò la frattura politica fra i due paesi, Vagli di Sotto abbracciò la fede Guelfa e Vagli di Sopra quella Ghibellina, questa divisione, per molti secoli condizionerà la politica e la vita sociale dei due paesi, neanche il dominio lucchese riuscirà a tenerli uniti, patteggeranno sempre per l’una o per l’altra fazione, nel 1271, la Comunità di Vagli di Sopra, stipulò anche un patto di difesa con la Ghibellina Castiglione, considerato in quel momento, il castello più potente della Garfagnana, sede anche della Vicaria lucchese di “Perpore Supra” che nel 1272, verrà divisa in altre due Vicarie, Vicaria di Castiglione e Vicaria di Camporgiano, nello Statuto lucchese del 1308, i due paesi verranno sottoposti sotto la giurisdizione della Vicaria di Camporgiano, ma quando nel 1371 la Repubblica di Lucca, in alta Garfagnana riordinerà le Vicarie, inserendo i castelli Guelfi, nella Vicaria di Camporgiano e quelli Ghibellini, nella Vicaria di Castiglione, Vagli di Sopra con Roggio, verranno dati a Castiglione, a riprova della loro fede Ghibellina.
Il dominio lucchese sopra le Terre di Vagli, risultò sempre discontinuo, alcuni anni dopo lo statuto del 1308, Lucca venne investita dal ciclone Uguccione della Faggiola, nel 1313, il pisano aiutato dai Ghibellini della Garfagnana e da Spinetta Malaspina, espugnò Lucca e tutto il contado lucchese, le Terre di Vagli, con tutta la Vicaria di Camporgiano, per un breve periodo passarono alle dipendenze dello Spinetta, con la salita al potere a Lucca di Castruccio Castracane, le milizie lucchesi, in poco tempo scacciarono il Malaspina e ripresero il controllo della Garfagnana, ma la morte del condottiero lucchese (1328), aprirà un lungo periodo di caos politico in tutta la Garfagnana, lo Spinetta si riprenderà le Terre di Vagli, per poi rivenderle ai fiorenti mantenendone sempre l’amministrazione, nel 1345 Luchino Visconti, col suo esercito scese in Garfagnana e se ne impossessò, ma nel successivo trattato di pace, i pisani riottennero la vicaria di Camporgiano che Carlo IV di Boemia, nel 1369, restituì a Lucca, aprendo un lungo periodo di pace, nel quale i due paesi di Vagli, vissero da separati (Vicarie diverse), benché fossero tutti e due sotto le insegne lucchesi.
Nel 1430, a Lucca una congiura pose fine alla Signoria di Paolo Guinigi, i fiorentini e i pisani, ritornarono nuovamente all’assalto di Lucca, i due borghi di Vagli diventarono ancora Terre di conquista e questa volta le vecchie fedi Guelfe e Ghibelline, vennero lasciate da parte, lo scontro si preannunciò duro, le agguerrite truppe di Lucca e Firenze, videro affacciarsi in Garfagnana il forte esercito estense, i tempi stavano cambiando, le armi da fuoco iniziavano a prendere il sopravvento e in quel momento di grandi tensioni, la potente artiglieria estense, sembrò un’ancora di salvezza, in pochi anni, tutti i paesi della Garfagnana si diedero volontariamente agli estensi, Vagli di Sopra e Vagli di Sotto, accantonati i vecchi rancori il 21 giugno 1451, chiesero ed ottennero protezione da Borso d’Este, gli estensi istituirono la Provincia Estense di Garfagnana e posero i due paesi di Vagli, sotto la giurisdizione della Vicaria delle Terre Nuove, le successive tre guerre che i lucchesi e gli estensi combatterono fra loro in Garfagnana, a cavallo del XVII secolo, coinvolgeranno solo marginalmente i due borghi.
Il borgo di Vagli Sotto
Vagli SottoRisalendo la valle dell’Edron, appena oltrepassata la grande diga, all’improvviso ci troviamo di fronte a uno scenario unico, in mezzo al lago vediamo emergere dalle acque un promontorio, con sopra arroccato il borgo di Vagli Sotto, piccola penisola che si incastona a meraviglia, fra le acque limpide del lago e le vette Apuane del Sumbra, Roccandagia e del Tambura, non sappiamo quando questo borgo venne fondato, nei pochi documenti antecedenti al Mille viene citata la Terra di Vagli, senza specificare se esistevano tutti e due i borghi (Vagli Sotto e Vagli Sopra), gli storici locali analizzando le prime notizie riguardanti la sua chiesa di S.Regolo, lo indicano come il più antico dei due, la chiesa di S.Regolo inizialmente fu matrice di quella di S.Lorenzo di Vagli Sopra, comunque prima di queste due chiese ne esisteva un’altra dedicata a S.Agostino che fu edificata, con annesso un Ospedale (soppresso nel XVIII secolo) in località Bivio e che ricoprì il ruolo di chiesa parrocchiale per le due popolazioni.
Vagli Sotto nella Bolla d’Oro di Carlo IV del 1376, viene citato come Comune e non come castello “Commune Vallis de Sotto” e non appare neanche nella lista delle fortezze da ristrutturare, stilata da Paolo Guinigi all’inizio del XV secolo, esaminando questi due documenti redatti in tempi bellicosi, possiamo concludere che il borgo non fu mai incastellato o al massimo ospitò solo un piccolo sistema difensivo e che la sua rocca probabilmente venne edificata nel XV secolo, dagli estensi dopo la caduta a Lucca della Signoria di Paolo Guinigi, in sostituzione del castello di Vagli Sopra che le milizie lucchesi inviate in loco, per sedare una rivolta (ordita da Alderigo di Franceschino degli Antelminelli) avevano assaltato e distrutto nel 1396.
La chiesa di S,Regolo che alcuni storici, fanno risalire alla fine del  XIV secolo, probabilmente venne fondata fra il XII e il XIII secolo, il Pacchi la segnala già iscritta nel Catalogo degli Estimi del 1260 “Ecclesia Sancti Reguli de Valle”, sottoposta in origine alla Pievania di Piazza al Serchio fu ristrutturata alla fine del ‘700 e intorno alla metà dell’ottocento, nel 1796, sul campanile venne montato l’orologio.
 
Altre foto Vallico Sopra: 
Chiesa  N°1 - N°2 - N°3 - N°4 - N°5 - N°6                  Vicolo  N°1 - N°2 - N°3 - N°4 - N°5
   
Chiesa di San Regolo
  

 

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