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I borghi di Lucca
Pag.2 Arsina  Balbano  Cappella  Carignano Castagnori  Cerasomma (Castel Passerino) Chiatri  Ciciana  Formentale Gattaiola
Pag.3 Fagnano Farneta Gugliano Maggiano Massa Pisana Mastiano Meati Monte S.Quirico Montuolo Mugnano
Pag.4
Pieve S.Stefano Ponte S.Pietro Pozzuolo Saltocchio S.Alessio S.Cassiano di Moriano S.Cassiano a Vico S.Concordio in Contrada
Pag.5 Mutigliano Nave Nozzano Castello di Nozzano Nozzano S.Pietro  Piazzano Picciorana Pontetetto S.Concordio di Moriano
Pag.6
S.Anna S.Donato S.Filippo S.Lorenzo a Vaccoli S.Macario (in Monte e in Piano) S.Martino in Vignale S.Michele in Escheto S.Pietro a Vico S.Vito
Pag.7
Arancio Piaggione S.Marco S.Maria a Colle S. Maria del Giudice S.Michele e S.Lorenzo di Moriano S.Pancrazio
Pag.8
Ponte a Moriano S.Quirico di Moriano Sorbano del Giudice e Sorbano del Vescovo Stabbiano Tempagnano Torre Tramonte Vallebuia
 
   
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Antraccoli   Aquilea   Arliano   Brancoli e i suoi paesi

 

Antraccoli
Antraccoli (dal latino “Interaculas”), nacque lungo uno dei due rami principali dell’antico fiume Auser, in epoca romana come dimostrerebbero alcuni pezzi di scultura romana del II secolo, presenti all’interno della sua chiesa parrocchiale, dedicata a S.Michele e il rilievo marmoreo “Dexterarum Junctio” consegnato al Museo di Villa Guinigi.
La chiesa di S.Michele, edificata nel XII secolo sopra una primitiva struttura del 777, nel XVI secolo subì sostanziali modifiche (venne rialzata e modificata nella facciata), dell’antica struttura medievale restano alcune tracce  nella zona absidale, al suo interno ospita varie opere d’arte fra le quali spicca un’acquasantiera attribuibile al Civitali e un organo della metà del XIX secolo.
Aquilea
Aquilea

Aquilea dal latino “Aquilius” e “Aquilia”, piccolo borgo di origine romana in epoca medievale nella sua parte più in alto del colle ospitò un castello, ceduto nel XII secolo a Lucca dal suo signore Ubertello, durante gli eventi bellici della seconda guerra mondiale il castello e la sua chiesa secentesca dedicata a S.Lorenzo trovandosi lungo la Linea Gotica caddero in rovina.

Oggi del castello rimangono poche tracce identificabili in un tratto di mura (lato sud) e nei ruderi della torre campanaria, della chiesa possiamo ammirare solo le quattro pareti (la pavimentazione e il tetto sono andati distrutti).

La nuova chiesa ricostruita più in basso venne consacrata nel 1948, al suo interno conserva dei manufatti provenienti dalla vecchia struttura come un frammento di architrave (VIII – IX secolo) arricchito da sette rosette scolpite fra altrettante corone e un’antica mensa (lastra di pietra collocata orizzontalmente nella parte superiore dell’altare), con inciso su un lato una croce Longobarda del VII secolo con alla base le lettere alfa e omega

Da visitare:  Il borgo e le rovine dell'antico castello poste sulla cima del colle, dal quale è possibile ammirare l'intera Piana di Lucca
Altre foto          Ingresso antica torre            Antica chiesa di S.Lorenzo    N° 1 - N°2
L'antico castello La piana di Lucca La nuova chiesa di S.Lorenzo
Arliano
La Pieve di Arliano
Il cortile della Pieve di S.Giovanni
Piccolo borgo inserito fra il castello di Nozzano e la strada per il Monte Quiesa di origine presubilmente romana “Arliaunm” anche se una tradizione popolare narra di una primitiva chiesa fondata in loco (S.Maria di Arliano VIII sec.) sotto il regno di Liutprando.
Arliano nel corso dei secoli si sviluppò intorno alla sua chiesa elevata a Pieve (secondo la tradizione una delle 18 fondate dal Vescovo Frediano), che già nell’892 risulta avere un Fonte Battesimale e che dopo il Mille verrà intitolata a S.Giovanni Battista.

 

Brancoli e i suoi paesi
 Castello di Deccio - Castello di Castrozzo - La Croce di Brancoli - Gignano o Pieve di Brancoli - Deccio - Ombreglio di Brancoli -
 S.Ilario di Brancoli - Piazza di Brancoli - La chiesa di S.Maria di Piazza - S.Giusto di Brancoli - S.Lorenzo in Corte
 
Brancoli, come alcuni storici lo definirono è una contrada composta da più paesi, alcuni dei quali si sono uniti fra loro in epoche diverse, mentre altri sono scomparsi, questa frammentazione è riscontrabile dall’elevato numero di chiese edificate in una così piccola area geografica, nel catalogo degli Estimi delle chiese della Diocesi di Lucca del 1260 se ne contano ben 12, alcune delle quali sono state abbandonate e andate distrutte nel corso dei secoli
Pieve di S.Giorgio, S.Ginese di Gignano, S.Donato di Gignano, S.Lorenzo, S.Ilario, S.Giusto, S.Andrea a Croce, S.Bartolomeo di Castrozzo, S.Maria in Piassa (Piazza), S.Pietro d’Ombreglio, S.Frediano di Deccio, Canonica di S.Angelo in Monte e l’Eremitorio di Brancoli (l’Annunziata) 
Nel 180 a.C. i romani nel tentativo di sconfiggere definitivamente le tribù celtiche dei Liguri-Apuani, organizzarono una nuova spedizione militare, lungo la Valle del Serchio, giunti a Vinchiana risalirono l’omonimo torrente occupando l’intera Brancoleria. da questa prima colonizzazione romana prenderanno origine i toponomi della maggior parte delle località di Brancoli, come ci descrive il Pieri in “La toponomastica delle valli del Serchio e della Lima” (es. Branchalo – Brancholo – Branchale – Branchole – Branchulae – Brancoli).
In epoca medievale i paesi della Brancoleria finirono ben presto sotto il dominio dei lucchesi (nel XII sec. appartennero a un “Districtus Lucanus”), questo immediato interesse dei lucchesi nei confronti di queste “Terre”, fu dovuto principalmente per l’importanza strategica della loro posizione, la Brancoleria domina la Piana di Lucca e soprattutto l’ingresso della Valle del Serchio, non a caso nel colle più in alto della brancoleria, dove ora sorge la Croce di Brancoli, la Repubblica di Lucca vi edificò una torre di segnalazione, che andò ad affiancarsi al più antico sistema difensivo della Brancoleria, basato principalmente sui due castelli di “Deccio” e di “Castrozzo” (oggi scomparsi).
Castello di Deccio
Il castello di Deccio formato da una torre principale e difesa da una serie di torrette, venne edificato poco più in alto dell’attuale borgo in località “La rocchetta”, posta nella parte più impervia del lato ovest della Brancoleria, presso la via che conduceva in Pizzorna.
Castello di Castrozzo
Il castello di Castrozzo sorse sopra uno sperone roccioso, alto circa m.180 sovrastante la galleria ferroviaria del Piaggione, il castello già ricordato in una pergamena del 1048, racchiuse al suo interno anche una chiesa dedicata a S.Bartolomeo e servì principalmente per sorvegliare le vie di comunicazione, che valicando le montagne univano Lucca con la Media Valle del Serchio, antico feudo dei Cattanei, il 15 agosto 1333 Carlo IV di Boemia lo concesse in feudo a Vanni d’Iacopo Forteguerra Vicario di Camaiore, le famiglie che vi si trasferirono, per l’occasione furono esentate dal pagamento delle tasse e dai dazzi (eccetto per il sale), questi privilegi però non durarono a lungo (vennero tolti alcuni anni dopo), il castello con l’avvento delle armi da fuoco perse la sua importanza strategica, la peste e il decadimento dei Forteguerra spinsero la piccola comunità ad abbandonarlo e col passare degli anni andrà distrutto, nel XVII secolo si perderanno le sue tracce.
La Croce di Brancoli
La Croce di BrancoliNel 1594 la Repubblica di Lucca (Gonfaloniere Ferrante Sbarra), costruì nella parte più in alto della Brancoleria, una torre di segnalazione (dove oggi è stata eretta la Croce di Brancoli), in grado di trasmettere segnalazioni da Lucca verso il Contado e viceversa, la torre ben visibile dalla “Torre del Palazzo” era dotata di strumenti ottici, che in caso di pericolo imminente per la città comunicavano il pericolo alle altre torri sparse per le “Terre” della Repubblica, facendo accorrere a Lucca, se necessario le varie Milizie del Contado, oltre 20.000 uomini (nel XVII).
La torre sorvegliata da due sentinelle, venne utilizzata fino alla fine del XVIII secolo, poi la nuova situazione politica e le continue devastazioni causate dai fulminiPanorama dalla  Brancoleria costrinsero i lucchesi ad abbandonarla (nel 1868 le sue rovine raggiungevano sempre i m.4,5 d’altezza), nel 1900 le sue rovine vennero abbattute per far posto a una grande croce, Papa Leone XIII per l’occasione scrisse un’epigrafe, che fu murata sotto la prima pietra benedetta dal Vescovo ausiliare di Lucca Giovanni Volpi, la croce alta m.18,30 e progettata dall’ing. Gaetano Orzali venne inagurata il 13 ottobre 1901.
Durante l’ultimo conflitto mondiale, alla fine di luglio (1944) i tedeschi temendo diventasse un punto di riferimento per l’avanzata degli alleati, la fecero saltare, un anno dopo la fine della guerra Mons. Pellegrino Puccinelli e Brancoli Busdraghi, intrapresero le prime iniziative per la sua ricostruzione, il 29 aprile 1958 il Genio Civile di Lucca avviò i lavori di ricostruzione della croce (oggi alta m.18,40), che terminarono il 23 agosto 1958. 
Gignano e Pieve di Brancoli
Chiesa di S.Ginese di GignanoPieve di S.GiorgioLe poche case sorte nelle vicinanze della Pieve di S.Giorgio e la borgata di Gignano, danno vita alla frazione del comune di Lucca detta Pieve di Brancoli. Gignano dal latino “Generianus”, antico “vicus” romano, per la sua posizione strategica e la vicina Pieve di S.Giusto (secondo una tradizione popolare apparterrebbe alle 28 fondate dal Vescovo di Lucca Frediano), rappresentò fin dal quel periodo il punto d’incrocio di tutte le strade della Brancoleria. Nel borgo di Gignano è presente un’altra chiesa quella di S.Ginese, anche questa antecedente al Mille, ma a differenza della Pieve di S.Giorgio, le ristrutturazioni e gli ampliamenti che ha subito nel corso dei secoli, ne hanno stravolto l’antico aspetto.
 
Altre foto     Gignano N°1 - N°2 - N°3 - N°4 - N°5 - N°6
Deccio
Deccio di BrancoliIl paese di Deccio sorse all’ombra del suo castello medievale posto in località “Castellaccio”, punto d’incrocio delle strade provenienti da Lucca e da Matraia, dirette in Pizzorna e in Garfagnana passando da Anchiano, secondo una tradizione popolare locale la campana di Deccio, esposta nel Museo di villa Guinigi pare provenga dalla chiesa del suo antico castello. La chiesa di Deccio intitolata a S.Frediano, citata per la prima volta in un documento del 774 venne ristrutturata nel XVI e XVIII secolo
 
Altre foto   Deccio  N°1 - N°2         Chiesa
Ombreglio di Brancoli
OmbreglioLa chiesa di S.Pietro di Ombreglio, già citata in un documento del 782, venne riedificata nel 1199 (come possiamo leggere in una pietra posta sotto il porticato della chiesa) e nel 1447 fu unita per un certo periodo a S.Maria di Piazza di Brancoli, successivamente riottenute le prerogative parrocchiali, nel 1680 fu la prima chiesa della Pieve di S.Giorgio ad ottenere il Fonte Battesimale, al suo interno e da segnalare un organo di B.Stefanini del 1702.
 
Altre foto      Vicolo      Chiesa        Ingresso chiesa        Campanile 
S.Ilario di Brancoli
S.Ilario di BrancoliLe prime notizie di S.Ilario di Brancoli, risalgono a una pergamena dell’VIII secolo, il paese godette di una certa importanza fin dal medioevo, la sua chiesa di S.Ilario fu fra le prime della Brancoleria ad ottenere il Fonte Battesimale e al suo parroco venne concesso di presiedere la confraternita “Dell’Opera del Ponte a Moriano” con annesso l’ospedale. La peste del XVI e XVII secolo decimò la sua popolazione e i pochi superstiti furono aggregati alla chiesa di Ombreglio, fino a quando nel XIX secolo il Vescovo di Lucca Filippo Sardi, restituì alla chiesa di S.Ilario le prerogative parrocchiali.
 
Altre foto   S.Ilario di Brancoli  N°1 - N°2      Chiesa di S.Ilario N°1 - N°2
Piazza di Brancoli
Piazza di BrancoliPiazza di Brancoli o “Platia Brancaliana”, come venne chiamata nell’XI secolo, sorse in epoca ben più remota, intorno alla sua chiesa oggi intitolata a S.Maria ma in origine dedicata a S.Angelo in Monte (loco Purgatile), come hanno ipotizzato alcuni storici locali, esaminando e studiando l’evoluzione linguistica del toponomio “ Purgatile”, che appare citato come “Purghatile” anche in un documento datato 893, nel quale viene nominato il rettore della chiesa, un certo “Sisemundo” detto “Gundo”, documento che viene preceduto di quasi un secolo, dalla prima pergamena datata 27 marzo 807,che cita esplicitamente la chiesa di S.Maria, oltre a questi documenti citati ne esistono altri datati VIII secolo, che trattano di chiese riconducibili a S.Maria di Piazza ma di certo c’è poco o nulla, come in un documento poco chiaro del 782, dove il Chierico Gheifrid risulta fondare tre chiese nel territorio di Brancoli (dove?), S.Maria, S.Michele e S.Pietro, secondo lo storico Guglielmo Lera, l’attuale chiesa sarebbe stata preceduta tra l’VIII e il XII secolo, da due altre fabbriche ( ciò può aver contribuito ad alimentare la confusione sulle sue origini). le prime notizie del borgo le iniziamo ad averle intorno al XII secolo, all’interno di alcuni contratti di vendita e di permuta, il primo di questi redatto nel 1118, tratta la permuta di alcuni terreni locati in Massa Pisana, permutati con altri di Piazza di Brancoli, fra l’Abate Bruno di Ponziano e un certo Uberto figlio del notaro Guido. Nel 1332 gli uomini del comune di “S.Maria di Piassa”, guidati dai consoli “Bontucco Bertelli” e “Paladino Pieri” giurarono fedeltà a Giovanni e a Carlo di Boemia, in quel tempo anche Signori di Lucca e alcuni di loro furono tenuti a prestare servizio militare nei balestrieri di Lucca.
 
Altre foto  Piazza di Brancoli N°1 - N°2 - N°3
Chiesa di Santa Maria di Piazza di Brancoli
Chiesa di Santa Maria di Piazza di Brancoli
L’attuale fabbrica della chiesa di S.Maria di Piazza, fu costruita intorno al XII secolo in pietre di marmo squadrate a una sola navata, nella sua facciata, è da segnalare poco più in alto di uno stupendo architrave, una fila di bassorilievi pre-romanici di notevole pregio, raffiguranti partendo da sinistra verso destra, un uomo con la croce (la vittoria della croce sull’idolatria), un leone come segno di forza ( la fede che vince l’eresia), S.Pietro ( l’autorità papale), un angelo con cartiglio con scritto “Petrus” e due personaggi che tengono una targa con scritto sopra “Levita” e una croce con inciso sopra “Rex” (l’universalità della fede cristiana e la tentazione del serpente), oltre a questi bassorilievi la chiesa presenta nel lato sud, un’interessante porta e al suo interno un organo del 1866 costruito dai fratelli Agati di Pistoia. S.Maria di Piazza di campanile
Nel 1545 il curato Leonardo Dittori di Aquilea, costruì un primo campanile (in origine ne era sprovvista), che venne rialzato in occasione delle due ristrutturazioni della chiesa effettuate nel XVII e XVIII secolo.
 
 
 
Altre foto       Campanile         Facciata chiesa N°1 - N°2         Ingresso lato sud N°1 - N°2          Abside N°1 - N°2
 
    
 
S.Giusto di Brancoli
S.Giusto di BrancoliS.Giusto di Brancoli è il borgo più basso della Brancoleria, il suo territorio si estendeva fino al fiume Serchio e comprendeva anche la località “Piaggia Boccella” l’attuale Piaggione.
In un documento del 2 ottobre 1293, riguardante una controversia fra due strade in località “Rio di Sarti”, portata dai consoli di S.Giusto in giudizio dinnanzi al Capitano del Popolo e Sovrintendente delle vie della Repubblica di Lucca, troviamo conferma dell’avvenuta formazione del comune di S.Giusto di Brancoli.
La chiesa del Borgo intitolata a S.Giusto, venne ampliata due volte dai Marchesi Boccella, la prima volta nel 1620 e successivamente nel 1864 (in questa occasione la chiesa fu riconsacrata il 5 giugno dal Vescovo di Lucca Giulio Arrigoni), nei suoi pressi sorge “Il Palazzo” antica fortezza di S.Giusto di Brancoli, difesa un tempo da una cinta muraria, che fu sede delle carceri (i sotterranei) e dimora della famiglia Forteguerra, grandi antagonisti e oppositori dei Guinigi, che il 15 agosto 1333 ottennero in feudo da Carlo IV di Boemia il castello di Costozzo (o “Coterozzo”).
 
Altre foto   La chiesa
S.Lorenzo in Corte
S.Lorenzo in CorteLa chiesa di S.Lorenzo in Corte

La Chiesa dedicata a S.Lorenzo, risalente al Mille e caratterizzata da un “arco viario” alla base del campanile, caratteristica presente anche in S.Giovanni Battista a Pieve di Cerreto (N°1 - N°2 Borgo a Mozzano), costruita a navata unica viene citata fra le chiese appartenenti alla Pieve di S.Giorgio,  nell’Elenco degli Estimi della Diocesi di Lucca del 1260

Altre foto  Abside chiesa

 

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