Lucca "Drento" | Lucca Google Maps |
I borghi di Lucca |
Antraccoli |
Antraccoli (dal latino “Interaculas”), nacque lungo uno dei due rami principali dell’antico fiume Auser, in epoca romana come dimostrerebbero alcuni pezzi di scultura romana del II secolo, presenti all’interno della sua chiesa parrocchiale, dedicata a S.Michele e il rilievo marmoreo “Dexterarum Junctio” consegnato al Museo di Villa Guinigi. La chiesa di S.Michele, edificata nel XII secolo sopra una primitiva struttura del 777, nel XVI secolo subì sostanziali modifiche (venne rialzata e modificata nella facciata), dell’antica struttura medievale restano alcune tracce nella zona absidale, al suo interno ospita varie opere d’arte fra le quali spicca un’acquasantiera attribuibile al Civitali e un organo della metà del XIX secolo. |
Aquilea |
Aquilea dal latino “Aquilius” e “Aquilia”, piccolo borgo di origine romana in epoca medievale nella sua parte più in alto del colle ospitò un castello, ceduto nel XII secolo a Lucca dal suo signore Ubertello, durante gli eventi bellici della seconda guerra mondiale il castello e la sua chiesa secentesca dedicata a S.Lorenzo trovandosi lungo la Linea Gotica caddero in rovina. Oggi del castello rimangono poche tracce identificabili in un tratto di mura (lato sud) e nei ruderi della torre campanaria, della chiesa possiamo ammirare solo le quattro pareti (la pavimentazione e il tetto sono andati distrutti). La nuova chiesa ricostruita più in basso venne consacrata nel 1948, al suo interno conserva dei manufatti provenienti dalla vecchia struttura come un frammento di architrave (VIII – IX secolo) arricchito da sette rosette scolpite fra altrettante corone e un’antica mensa (lastra di pietra collocata orizzontalmente nella parte superiore dell’altare), con inciso su un lato una croce Longobarda del VII secolo con alla base le lettere alfa e omega |
Da visitare: Il borgo e le rovine dell'antico castello poste sulla cima del colle, dal quale è possibile ammirare l'intera Piana di Lucca |
Altre foto Ingresso antica torre Antica chiesa di S.Lorenzo N° 1 - N°2 |
|
|
|
Arliano |
|
Brancoli e i suoi paesi |
Castello di Deccio - Castello di Castrozzo - La Croce di Brancoli - Gignano o Pieve di Brancoli - Deccio - Ombreglio di Brancoli - S.Ilario di Brancoli - Piazza di Brancoli - La chiesa di S.Maria di Piazza - S.Giusto di Brancoli - S.Lorenzo in Corte |
Brancoli, come alcuni storici lo definirono è una contrada composta da più paesi, alcuni dei quali si sono uniti fra loro in epoche diverse, mentre altri sono scomparsi, questa frammentazione è riscontrabile dall’elevato numero di chiese edificate in una così piccola area geografica, nel catalogo degli Estimi delle chiese della Diocesi di Lucca del 1260 se ne contano ben 12, alcune delle quali sono state abbandonate e andate distrutte nel corso dei secoli Pieve di S.Giorgio, S.Ginese di Gignano, S.Donato di Gignano, S.Lorenzo, S.Ilario, S.Giusto, S.Andrea a Croce, S.Bartolomeo di Castrozzo, S.Maria in Piassa (Piazza), S.Pietro d’Ombreglio, S.Frediano di Deccio, Canonica di S.Angelo in Monte e l’Eremitorio di Brancoli (l’Annunziata) Nel 180 a.C. i romani nel tentativo di sconfiggere definitivamente le tribù celtiche dei Liguri-Apuani, organizzarono una nuova spedizione militare, lungo la Valle del Serchio, giunti a Vinchiana risalirono l’omonimo torrente occupando l’intera Brancoleria. da questa prima colonizzazione romana prenderanno origine i toponomi della maggior parte delle località di Brancoli, come ci descrive il Pieri in “La toponomastica delle valli del Serchio e della Lima” (es. Branchalo – Brancholo – Branchale – Branchole – Branchulae – Brancoli). In epoca medievale i paesi della Brancoleria finirono ben presto sotto il dominio dei lucchesi (nel XII sec. appartennero a un “Districtus Lucanus”), questo immediato interesse dei lucchesi nei confronti di queste “Terre”, fu dovuto principalmente per l’importanza strategica della loro posizione, la Brancoleria domina la Piana di Lucca e soprattutto l’ingresso della Valle del Serchio, non a caso nel colle più in alto della brancoleria, dove ora sorge la Croce di Brancoli, la Repubblica di Lucca vi edificò una torre di segnalazione, che andò ad affiancarsi al più antico sistema difensivo della Brancoleria, basato principalmente sui due castelli di “Deccio” e di “Castrozzo” (oggi scomparsi). |
Castello di Deccio |
Il castello di Deccio formato da una torre principale e difesa da una serie di torrette, venne edificato poco più in alto dell’attuale borgo in località “La rocchetta”, posta nella parte più impervia del lato ovest della Brancoleria, presso la via che conduceva in Pizzorna. |
Castello di Castrozzo |
Il castello di Castrozzo sorse sopra uno sperone roccioso, alto circa m.180 sovrastante la galleria ferroviaria del Piaggione, il castello già ricordato in una pergamena del 1048, racchiuse al suo interno anche una chiesa dedicata a S.Bartolomeo e servì principalmente per sorvegliare le vie di comunicazione, che valicando le montagne univano Lucca con la Media Valle del Serchio, antico feudo dei Cattanei, il 15 agosto 1333 Carlo IV di Boemia lo concesse in feudo a Vanni d’Iacopo Forteguerra Vicario di Camaiore, le famiglie che vi si trasferirono, per l’occasione furono esentate dal pagamento delle tasse e dai dazzi (eccetto per il sale), questi privilegi però non durarono a lungo (vennero tolti alcuni anni dopo), il castello con l’avvento delle armi da fuoco perse la sua importanza strategica, la peste e il decadimento dei Forteguerra spinsero la piccola comunità ad abbandonarlo e col passare degli anni andrà distrutto, nel XVII secolo si perderanno le sue tracce. |
La Croce di Brancoli |
|
Gignano e Pieve di Brancoli |
|
Deccio |
|
Ombreglio di Brancoli |
|
S.Ilario di Brancoli |
|
Piazza di Brancoli |
|
Chiesa di Santa Maria di Piazza di Brancoli |
|
S.Giusto di Brancoli |
|
S.Lorenzo in Corte |
La Chiesa dedicata a S.Lorenzo, risalente al Mille e caratterizzata da un “arco viario” alla base del campanile, caratteristica presente anche in S.Giovanni Battista a Pieve di Cerreto (N°1 - N°2 Borgo a Mozzano), costruita a navata unica viene citata fra le chiese appartenenti alla Pieve di S.Giorgio, nell’Elenco degli Estimi della Diocesi di Lucca del 1260 Altre foto Abside chiesa |