Il
borgo si sviluppò nel corso dei secoli, intorno ad un piccolo
ponte sul fiume Serchio (dal quale poi prenderà anche il nome
“Ponte S.Pietro”), conosciuto in origine come “Ponte del
Marchese” che nel X secolo, un marchese di Toscana, decise di
edificare, per facilitare l’attraversamento del fiume Serchio
che fino ad allora, era possibile farlo, solo grazie ad alcune
imbarcazioni presenti in loco.
All’interno di una pergamena, redatta il 4 novembre 1081, oltre
al “Ponte del Marchese”, troviamo citata anche, una chiesa
adiacente al ponte dedicata a S.Pietro, questa piccola chiesa
,ricostruita nel XVII secolo, rappresentò per diversi secoli, un
punto di riferimento per i molti pellegrini in viaggio, lungo la
via Romea, nei suoi pressi nacquero ben 5 “Hospedali”, tre dei
quali, risultarono già esistenti nel XIII secolo, due di questi:
L’Ospedale S.Maria di Ponte San Pietro e l’Ospedale di Puccio
Lucchesi, vengono nominati, nel Catalogo degli Estimi del 1260,
come Ospedali appartenenti alla Pieve di Flesso (Montuolo).
In epoca medievale la Repubblica di Lucca, vista l’importanza
del ponte, per proteggere i pellegrini e soprattutto, i traffici
commerciali, provvide a fortificarlo, costruendovi accanto un
castello, piccolo baluardo difensivo Lucchese che più di una
volta, verrà assaltato dai Pisani nelle continue guerre medievali,
combattute
fra le due città.
Il ponte, nel corso della sua storia, fu ricostruito più di una
volta, nato interamente di legno, nel 1379, venne ricostruito
impiegando per la prima volta, dei pilastri in pietra,
successivamente nel 1492, sarà ricostruito interamente in pietra
(sorretto da sette archi), costruzione, realizzata
troppo bassa e quindi, soggetta ugualmente a crolli, in caso di piena del
fiume, due secoli dopo, per aggirare il problema venne deciso di
innalzarlo (1699), senza però risolvere la questione che si ripresentò, poco dopo.
Nel 1789, si intraprese l'intervento risolutore, per
renderlo sicuro e immune ai crolli, fu chiamato l’ingegnere
bolognese Gemignano Rondelli che provvide, ad innalzarlo
ulteriormente, dopo averlo anche allargato e rinforzato nei sostegni,
nonostante alcuni danni subiti nell’ultimo conflitto, il ponte
del Rondelli ancora oggi viene utilizzato.
Altre foto
La chiesa di S.Pietro
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