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I borghi di Lucca
Pag.1 Antraccoli  Aquilea  Arliano  Brancoli e i suoi paesi
Pag.2 Arsina  Balbano  Cappella  Carignano Castagnori  Cerasomma (Castel Passerino) Chiatri  Ciciana  Formentale Gattaiola
Pag.3 Fagnano Farneta Gugliano Maggiano Massa Pisana Mastiano Meati Monte S.Quirico Montuolo Mugnano
Pag.4
Pieve S.Stefano Ponte S.Pietro Pozzuolo Saltocchio S.Alessio S.Cassiano di Moriano S.Cassiano a Vico S.Concordio in Contrada
Pag.6
S.Anna S.Donato S.Filippo S.Lorenzo a Vaccoli S.Macario (in Monte e in Piano) S.Martino in Vignale S.Michele in Escheto S.Pietro a Vico S.Vito
Pag.7
Arancio Piaggione S.Marco S.Maria a Colle S. Maria del Giudice S.Michele e S.Lorenzo di Moriano S.Pancrazio
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Ponte a Moriano S.Quirico di Moriano Sorbano del Giudice e Sorbano del Vescovo Stabbiano Tempagnano Torre Tramonte Vallebuia
 
   
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Mutigliano    Nave    Nozzano    Castello di Nozzano    Nozzano S.Pietro    Piazzano    Picciorana     Pontetetto   S.Concordio di Moriano

 

Mutigliano
MutiglianoQuesto piccolo borgo posto all’inizio della Valfreddana e fortificato da una torre (identificabile nel campanile), viene ricordato per la prima volta nell’Elenco degli Estimi della Diocesi di Lucca del 1260, come chiesa di S.Cassiano a Mutigliano “Mitigliano”appartenente all’antica Pieve di S.Stefano, già citata in una pergamena del IX secolo.
La sua chiesa parrocchiale in origine dedicata ai SS.Ippolito e Cassiano, nel 1872 venne abbattuta e ricostruita, al suo interno è da segnalare un organo del XVIII secolo.
Nave
Nave - Chiesa di S.Matteo.
Il borgo di Nave, sorto presso Ponte S.Pietro o “Ponte del Marchese”, lungo l'antica via che da Porta S.Donato, conduceva al mare attraverso il Monte Quiesa, prese il nome da una barca “nave”, posta sul fiume, dal Conte Eriprando “ad navem Eriprandi” per consentirne l'attraversamento, quando ancora non esisteva “Ponte S:Pietro”.
A Nave, fra il XVII e XVIII secolo, nacquero i pittori Vincenzo Vannucci (1675), Stefano Tofanelli (1752) e Agostino Tofanelli (1768).
La sua chiesa parrocchiale, intitolata a S.Matteo, viene citata per la prima volta in un documento del 1072, nel quale, i fratelli Leone e Ildizio, donano al Capitolo di San Martino, due pezzi di terra situati a poca distanza dalla chiesa di S.Matteo, in seguito la chiesa ad una navata, viene ricordata nell’Elenco degli Estimi della Diocesi di Lucca, del 1260 come “Ecclesia S.Mathei de Nave”, appartenente alla Pieve di Flesso (Montuolo), dopo una prima ricostruzione del suo campanile (1803), venne ricostruita (1835-1852) a tre navate, secondo il progetto dell’ingegner Cervelli
Nozzano
Nozzano CastelloIl borgo di Nozzano sorse in epoca romana, presso un passaggio sul fiume Serchio effettuato tramite delle barche, dal quale prese anche il nome “Fundus Nautianus”, ma nonostante le sue antiche origini le prime notizie documentate di Nozzano (citato nei documenti come: Inotiano, Notiano. Nuzzano, Noctiano, Nothano.....) iniziamo a trovarle a partire dal IX secolo, la prima pergamena che documenta l’esistenza del paese risale all’839, in questo primo documento il prete Cristiano donò alcuni suoi beni al Vescovo di Lucca Berengario, in cambio della chiesa dei SS.Simone e Giuda e di alcuni terreni locati in “Inotiano”, a questo documento ne seguirono altri, nell’ 869 “Valprado”prese in allivellamento una vigna in “Notiano”, da Filippo sacerdote della chiesa del Salvatore, in un’altra pergamena dell’887, il Vescovo Gherardo dopo aver allivellato una vigna a “Orso di Nozzano” gli chiese di portargli ogni anno del buon vino, e cosi via fino a giungere ad un documento del 5 ottobre 1057, nel quale alcuni storici intravedono l’avvenuta edificazione del castello, un certo “Pincione” del fu Urso donò al monastero di S.Ponziano dei terreni locati in Flesso (Montuolo), confinanti con la “Curte de Notiano” (Nozzano fece parte del Demanio del Marchesato di Toscana fino al 1126, perciò l’espressione “Curte”, può esser riferita alla corte di un castello e non a un semplice casolare).
Solo nel XIII secolo iniziamo ad avere le prime notizie documentate del castello, edificato probabilmente dai lucchesi all’inizio delle guerre comunali per contrastare l’eterna rivale (Pisa), nel 1262 due anni dopo la battaglia di Montaperti il Vicario di Re Maifredi Guido Novello di Battifolle venuto a Lucca per catturare i ribelli guelfi, occupò anche il castello di Nozzano, l’anno seguente i lucchesi riuscirono a riprendersi Nozzano respingendo anche un assalto delle soldatesche pisane, che furono ostacolate da un provvidenziale straripamento del fiume Serchio.Nozzano Castello
Nel novembre del 1313 il castello venne assediato dal pisano Uguccione della Faggiola, i lucchesi asserragliati al suo interno riuscirono a respingere questo primo assalto, ma nell’estate del 1314 attaccati nuovamente dai pisani furono costretti alla resa, Uguccione dopo aver preso anche Lucca, impose la distruzione dei castelli posti sul confine dei due stati (Lucca e Pisa) e da lui stesso amministrati, Nozzano, Aquilata e Castel Passerino, dopo aver difeso a lungo Lucca, vennero abbattuti dai nemici pisani ormai padroni della città e del suo contado.
Castruccio Castracane dopo aver scacciato Uguccione da Lucca (1316), per consolidare i confini del Comune di Lucca ormai avviato a diventare una Signoria lo fece ricostruire, alla sua morte i pisani ritornarono nuovamente padroni di Lucca e dopo una serie di scontri armati, lo distrussero nuovamente, nel 1369 grazie all’Imperatore Carlo IV di Boemia, Lucca riacquistò la sua libertà e Nozzano ritornò sotto le insegne lucchesi, nel 1395 Lazzaro di Francesco Guinigi (padre di Paolo Guinigi) decise di ricostruire il castello ormai semi-distrutto, dandogli l’attuale fisionomia.
Alcuni decenni dopo, con lo scoppio della guerra fra il Duca di Milano Filippo Maria Visconti e firenze (1431), il castello di Nozzano venne circondato dai fiorentini, ma i lucchesi capitanati da Niccolò Piccinini riuscirono a resistere e respingere l’assalitori, ma l’11 luglio 1437 gli uomini di Nozzano, persa la protezione di Lucca furono costretti a patteggiare la resa con il Commissario fiorentino Neri di Gino Capponi, il dominio fiorentino durò fino al 27 marzo 1441, quando con la fine delle ostilità fra Firenze e Milano, Nozzano venne restituito definitivamente a Lucca, successivamente il paese persa l’importanza strategica iniziò a trasformarsi in un centro amministrativo, al Podestà di Nozzano (giurisdizione militare), nel 1679 si sostituì un Commissario (giurisdizione civile e penale), che amministrò un ben più vasto territorio compreso fra il torrente Freddana e il canale Ozzeri, nel 1806 con la riforma napoleonica il paese divenne capoluogo di Cantone con un giudice di pace.
Altre foto:      Nozzano           Chiesa          Vicolo N°1 - N°2 - N°3 - N°4
 
Castello di Nozzano
La rocca di NozzanoIl castello di Nozzano venne edificato dai lucchesi fra il XII e XIII secolo, con lo scoppio delle guerre comunali, presso le chiuse di Riprafatta, sopra uno dei colli che separano la pianura lucchese da quella pisana, per alcuni secoli il castello di Nozzano rappresentò per Lucca un valido avamposto di confine, quasi sempre coinvolto nelle continue guerre fra le due città. Distrutto dai pisani una prima volta nel 1314 venne riedificato alcuni anni dopo da Castruccio Castracane, ma alla sua morte i pisani ritornati padroni di Lucca, lo distrussero per la seconda volta, infine nel 1395 il lucchese Lazzaro di Francesco Guinigi (padre di Paolo Guinigi), lo riedificò per l’ultima volta, il Guinigi in quell’anno spese circa ottomila fiorini d’oro per rafforzare le fortificazioni intorno a Lucca
L’attuale struttura appartiene a quest’ultima ricostruzione (della primitiva fortificazione si sono perse completamente le tracce con la seconda distruzione), il castello è formato da due sistemi difensivi posti su due livelli, una prima cinta muraria eretta lungo le pendici del piccolo colle, racchiudeva il piccolo borgo che ancora oggi conserva parte della sua struttura medievale, al suo interno è da segnalare un
pozzo profondo circa quaranta metri e interamente scavato nella roccia, coperto da una tettoia a doppia falda, che ospitava un ingegnoso sistema di sollevamento della secchia, il cassero (seconda fortificazione), edificato nella parte in alto del colle, era formato da una seconda cinta muraria con una sola porta d’ingresso, raggiungibile tramite una tortuosa scalinata e da due torri, la più alta (il mastio) nella parte superiore oltre all’orologio, possiede una coronatura interamente in mattoncini rossi sorretta da beccatelli poggiati su delle mensole piane, la seconda che conserva ancora qualche merlo originale, possiede solo tre lati, che gli danno la caratteristica forma a “U” (il lato interno della struttura è sprovvisto del muro di chiusura)
 
Altre foto:    La rocca   Mura castello N°1 - N°2 - N°3 - N°4      Mura della rocca  N°1 - N°2 - N°3     Porta del castello
Ingresso della rocca Il mastio della rocca
Le mura della rocca
Nozzano S.Pietro
Nozzano S.PietroLa borgata di Nozzano S.Pietro si sviluppò intorno alla chiesa di Nozzano dedicata a S.Pietro, poi con lo sviluppo urbano del Castello e del suo circondario, la piccola chiesa interna del castello intitolata inizialmente a S.Antonio crebbe d’importanza, tanto che nel 1923 fu dichiarata parrocchiale e separata dalla parrocchiale di S.Pietro, preludio allo smembramento del borgo che avvenne nel 1932
Piazzano
PiazzanoIl borgo di Piazzano “Plassanum” sorge sopra un crinale che divide le due valli della Valfreddana e della Contesora (la valle di  S.Macario in Piano e in Monte),  attraversato dall’antica via Romea,Piazzano in epoca medievale fu frequentato da moltissimi pellegrini, che qui trovarono riparo presso il suo Ospedale di S.Frediano (fondato nel 1153). Il borgo che in quel periodo era racchiuso dentro un castello, possedeva una porta d’accesso percorsa dalla via Romea, ricavata curiosamente ai piede del campanile, (un tempo anche torre di guardia), oggi tamponata ma ancora visibile, questo tipo di porta d’accesso oggi la possiamo ammirare intatta a Pieve di Cerreto, nel comune di Borgo a Mozzano.
La sua chiesa dedicata anche quella a S Frediano nel corso dei secoli è stata più di una volta ristrutturata e ampliata (XVIII e XIX secolo)
 
Altre foto:       Chiesa           Vicolo N°1 - N°2 - N°3
Picciorana
Picciorana (da “Piculanum”) nonostante oggi appaia come un paese moderno, ha origini antichissime, probabilmente Romane, il 7 luglio 975 il paese viene citato per la prima volta all'interno di una pergamena, nella quale vi è registrato una permuta di beni, appartenenti alla chiesa di S.Martino posti in località “L’Isola” e “Piculanum”.
Il borgo attraversato dall’antica via Romea, nel 1330 venne distrutto e incendiato dai Fiorentini in guerra con Lucca, governata in quel periodo dalla Signoria dello Spinola (Vicario Imperiale di Giovanni di Boemia).
La sua chiesa intitolata a S.Lorenzo, venne consacrata dal Vescovo Grimizio nei primi anni dell’XI secolo e successivamente viene ricordata, anche in un documento del 6 aprile 1168, nel decennio compreso fra il 1837 e il 1847 fu completamente ristrutturata dall’architetto Lazzarini.
Pontetetto
PontetettoIl borgo prende il nome da un antico ponte sull’Ozzeri (Auser), già citato in una pergamena dell’VIII secolo, che in epoca medievale risulta coperto e protetto da due torri “Pons Tectus”.
Pontetetto posto lungo la via fra Pisa e Lucca, nel corso della sua storia più di una volta rimase coinvolto nei vari conflitti scoppiati fra le due città, nel 1268 Corradino di Svevia sobillato dai Pisani diretto verso Lucca tentò di passare l’Ozzeri, ma dopo una serie di scaramucce Corradino dichiarò l’Ozzeri non guadabile (in quel tempo ben più profondo e largo) e abbandonò l’impresa puntando con il suo esercito verso sud, dove alcuni mesi dopo il 24 agosto venne sconfitto a Tagliacozzo e decapitato a Napoli, i Pisani aiutati dalle truppe imperiali tedesche, sotto il comando di Uguccione della Faggiola, tornarono alla carica nel novembre 1313 sconfiggendo i Lucchesi e saccheggiando il borgo.
Dopo alcuni anni nel 1331 Pontetetto, venne assaltato e bruciato anche dai Fiorentini, che si ripresentarono (nuovamente vittoriosi) nel febbraio 1432, durante il loro tentativo di assediare Lucca.
Presso la sua chiesa intitolata a S.Maria,  nell’XI secolo sorgeva un monastero con al suo interno delle suore Benedettine e un “Hospedale” per i pellegrini, questi edifici religiosi vennero distrutti verso la metà del XIV secolo, durante le varie scorrerie delle Compagnie di Ventura nel contado lucchese.
La chiesa di S.Maria all’esterno su di un lato, conserva l’unica traccia rimasta di queste due strutture, una pietra datata 1124, nella quale viene ricordata la fondatrice la badessa Ombrina.
S.Concordio di Moriano
S.Concordio di MorianoS.Concordio di Moriano è una piccola borgata collinare, immersa fra gli oliveti della Valfreddana,  che andò a formarsi in epoca imprecisata intorno alla sua chiesa, intitolata a S.Concordio e già esistente nel lontano 948, come accerta la documentazione arrivata ai nostri giorni, con la quale Corrado Vescovo di Lucca, permutò dei beni appartenenti alla chiesa di S.Concordio, chiesa che dal 1316 diverrà parrocchia indipendente.
 

 

 

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