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Capannori
 
Area archeologica
 
Chiesa dei SS.Quirico e Giuditta
 
 
I borghi di Capannori
 
Pagina 1
Badia di Cantignano
Castelvecchio di Compito
Colognora di Compito
Coselli
 
 
 
Pagina 2
Marlia
 
 
 
Pagina 3
Colle di Compito
Massa Macinaia
 
 
 
Pagina 4
Compito
(Pieve di Compito -
Sant'Andrea di Compito)
 
 
 
Pagina 5
Lammari
Matraia
Pieve San Paolo
 
 
Capannori Google maps

Capannori
Area archeologica di Capannori
L’inizio della storia di Capannori, possiamo farla risalire ai primi insediamenti romani, avvenuti alla fine della lunga guerra, che fra il III e il II secolo a.C. Roma combatté con le tribù dei Liguri Apuani, anche se nelle vicinanze del paese, negli ultimi secoli, sono stati trovati dei reperti archeologici ben più antichi.
Le terre di Capannori, rese molto fertili dalle diramazioni del fiume Auser (l’attuale Serchio), che alimentavano il lago di Bientina (detto anche lago di Sesto) e da alcuni corsi d’acqua locali, come il Frizzone, attirarono i coloni romani, fin dal loro arrivo in lucchesia, ciò portò alla fondazione di alcune grandi fattorie, insediamenti favoriti anche dall’importanti vie di comunicazioni, che in epoche successive verranno chiamate, via Francigena o Romea e via Regia Pesciatina, strade che per molti secoli, contribuirono notevolmente alla ricchezza e alla prosperità di quelle Terre.
Alla fine dell’Impero Romano, la regione invasa dai barbari piombò in un grave stato di povertà, l’impoverimento cessò solo con una nuova ridistribuzione delle Terre, realizzata da Re Teodorico, dal VI secolo l’economia locale riprese e nei secoli successivi, grazie ad alcune nobili famiglie Longobarde, i Porcaresi, i Duranti, i Lambercioni, i Signori di Ruota, di Castelvecchio ed altre, iniziarono a prendere vita i principali borghi della Piana lucchese, compreso lo stesso Capannori.
Fatte queste prime considerazioni, possiamo iniziare a raccontare le origini del borgo, intorno all’VIII secolo, il ramo del fiume Auser proveniente da Lunata inondò l’intera area di Capannori, il punto dell’esondazione fu detto “Rocta” (da rottura dell’argine) e la zona allagata, dove poi sorse la chiesa di S.Quirico e più avanti la fortezza medievale di Capannori, prese il nome di “Quarto alla Rotta”
(quarto, perché era al quarto miglio della via romana) e questo fu il primo toponomio, con il quale appare citata nei documenti, la località “Capannole”, termine quest’ultimo, che secondo lo storico Emanuele Repetti, comparirà per la prima volta in un documento del 745, mentre in un successivo documento datato 827, si avranno notizie dell’antica villa o casale romano, dal quale poi deriverà il termine Capannori, in questo documento il Vescovo di Lucca allivellò ad un certo Winipaldo, una villa detta “Capanna”, appartenente ad un “Vico”, nel corso dei secoli, il termine “Capanna” si evolverà in “Capannole”, “Capannore” e poi in Capannori.
Dopo il Mille, durante il Marchesato di Matilde di Canossa, Lucca approfittando dei dissidi, scoppiati fra la Contessa e Enrico IV, ottennero dall’Imperatore il privilegio di non aver nessun castello in un raggio di sei miglia dalle sue mura, curiosa situazione che alcuni anni dopo portò all’istituzione del Distretto delle Sei Miglia, ciò non impedì la costruzione nel borgo di alcune piccole torri, fra le quali vi fu il campanile, la cui altezza inizialmente non superò il tetto della chiesa, nel rispetto della normativa lucchese, comunque nel XIV secolo con il divampare delle guerre fra Lucca, Pisa e Firenze, intorno alla chiesa di S.Quirico, venne edificata la fortezza di Capannori, anche se di modeste dimensioni.
Il borgo, ormai costituito e inserito, nella giurisdizione lucchese delle Sei Miglia, all’inizio del ‘300 per mano dei mercenari, conobbe morte e distruzione, la via Francigena che tanto aveva contribuito al suo sviluppo, in questo caso per molti anni fece transitare per il borgo, le agguerrite armate fiorentine, pisane e mercenarie dei loro alleati, Capannori venne occupato più di una volta, nel 1336 fu saccheggiato e arso dagli stessi lucchesi e nel 1397, alla fine dell’epidemia di peste, che colpì duramente il paese, fu distrutto nuovamente dalle soldatesche pisane, la Signoria lucchese di Paolo Guinigi, per alcuni anni riportò la pace nelle Terre lucchesi, ma con la sua caduta, i fiorentini ritornarono all’assalto di Lucca.
Con la conquista del castello di Montecarlo, Firenze consolidò le sue posizioni sul confine delle Sei Miglia e Capannori da tranquillo borgo agricolo, si trasformò in Terra di confine, soggetta nuovamente alle scorrerie delle armate fiorentine dirette a Lucca.
A metà del XVI secolo, Capannori iniziò la sua rivoluzione amministrativa, il Consiglio della Repubblica di Lucca ,per migliorare l’amministrazione della giustizia nel Distretto delle Sei Miglia, istituì, un commissariato detto delle Sei Miglia, la cui sede inizialmente fu fissata a Lunata, per poi venire spostata a Capannori (1673) e assumere il nome di Commissariato di Capannori, che nel breve periodo dell’istituzione della Repubblica Democratica a Lucca, si trasformò in Vicaria di Capannori, alla fine di questo ultimo periodo, il governo lucchese fece di Capannori un capoluogo di Giudicatoria, situazione amministrativa che si protrasse fino al riordino territoriale del 1806, avvenuto durante il Principato di Elisa Baciocchi, nel quale fu dichiarato capoluogo Cantonale, ma due anni dopo, per il borgo iniziò un’altra serie di cambiamenti, che portarono nuovamente all’istituzione di una vasta Vicaria e successivamente di un Comune, col passare degli anni, una serie di distaccamenti ridimensionò l’intero Comune, che nel 1913 con la separazione di Porcari e di Badia Pozzeveri (1925), raggiunse finalmente il suo assetto definitivo e curiosamente Capannori per molti anni mantenne la sede comunale all’interno delle mura urbane di Lucca, solo nel 1978, con la costruzione del nuovo Municipio, fuori dal suo centro storico, vedrà completata finalmente la sua lunga e tormentata rivoluzione amministrativa.
 
Altre foto di Capannori
Giardini pubblici   N°1 - N°2            Santuario Madonna del Carmine  N°1 - N°2              Torre campanaria
     
Area archeologica di via Martiri Lunatesi
L'area archeologica di via Martiri Lunensi, scoperta nel 2004, a due passi dall'attuale centro storico e dalla più antica località "Quarto alla Rotta", dalla quale prese origini il borgo, è la più importante testimonianza del periodo romano di Capannori, gli scavi compiuti nel sito, hanno riportato alla luce le fondamenta di una locanda o stazione di posta romana, che secondo gli archeologi, risalirebbe al I secolo d.C. questa struttura, composta da diversi locali: magazzino merci, taverna, zona notte al piano superiore e recinto per animali gestito probabilmente da un fabbro, secondo alcuni reperti rinvenuti durante le prime operazioni di scavo, dovrebbe essere rimasta in attività fino al III secolo d.C.
 
Chiesa dei SS Quirico e Giuditta
Chiesa dei SS.Quirico e GiudittaLa chiesa parrocchiale di Capannori, intitolata oggi ai Santi Quirico e Giuditta, fu fondata intorno all’VIII secolo d.C.  inizialmente sottoposta alla pievania di Pieve S.Paolo e in seguito alla Pieve di Lunata, ottenne la prerogativa di parrocchiale, solo nel XII secolo, la chiesa insieme all’omonimo monastero di S.Quirico, la troviamo citata per la prima volta in un documento del 786, con il quale Auniperto figlio di Autehis, abate del monastero di “S.Quirico in Rotta”, elegge suo successore il nipote (Autehis), questa prima chiesina ricostruita una prima volta nel 970, nel XII secolo non più in grado di accogliere la sempre più crescente popolazione, venne ampliata e ristrutturata nuovamente, ma nel 1336 durante il sacco di Capannori, perpetrato dai lucchesi la chiesa venne data alle fiamme, la ricostruzione della nuova fabbrica terminò nel 1372, ai primi del ‘900 fu oggetto di un’altra sostanziale ristrutturazione.
 
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Chiesa dei SS.Quirico e Giuditta  N°1 - N°2 - N°3 - N°4 - N°5 - N°6
     

 

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