In
epoca Longobarda, Careggine appartenne ai nobili di Careggine,
discendenti della potente consorteria dei Corvaresi di Corvaia e
con il loro insediamento iniziamo anche a disporre delle prime
notizie del borgo, la loro presenza è documentata in una
pergamena del 910, mentre le prime notizie documentate,
dell’esistenza della comunità di Careggine, le troviamo in una
pergamena del 720, che narra la fondazione di una piccola chiesa
(la futura Pieve) intitolata ai Santi Pietro e Paolo, da parte
del nobile Pertualdo, padre di Peredeo Vescovo di Lucca, uno dei
primi nobili di Careggine rammentato in documento del 995, che
cita un certo Vinildo o Vinigildo, al quale, secondo alcuni
storici locali apparterebbe il sarcofago, scoperto nel 1923,
durante alcuni lavori di ristrutturazione della chiesa, rimasta
danneggiata dal terremoto del 1920, loculo che risultò coperto
da un lastrone di pietra con sopra scolpite due figure umane, un
uomo nudo e una donna coperta da una veste, ma entrambi con gli
organi genitali in evidenza e con un’arma in mano, che secondo
lo storico Guglielmo Lera, rappresenterebbero, il rituale della
danza con le armi.
I
nobili di Careggine, citati come “Nobiles de Caricino” in un
documento del 988, ricoprirono un ruolo importante in Garfagnana,
insieme ai Signori di Bacciano per molti secoli controllarono la
viabilità della Valle del Serchio, riuscendo sempre ad ottenere
agevolazioni sia dall’Imperatore, che dal Pontefice,
schierandosi a secondo della convenienza, quando Lucca iniziò ad
espandere i suoi confini, i suoi nobili alleandosi con gli altri
nobili della Garfagnana detti anche “Cattanei”, cercarono i
tutti i modi di contrastare le milizie lucchesi, schierandosi
con la Santa Sede e i suoi alleati pisani e dando man forte a
questi ultimi, in molte delle loro azioni di guerra, compreso
l’assedio della Rocca Fiamminga in Versilia del 1169 e nel 1227,
sfidarono apertamente i lucchesi, giurando fedeltà al Pontefice
dinanzi al Nunzio Apostolico Cinzio, all’interno della chiesa di
Pugnano (Pisa), ciò non servì a fermare i lucchesi, che più
tardi grazie ai denari versati all’Imperatore Federico II,
riuscirono ugualmente ad impossessarsi dell’intera Garfagnana.
Nello Statuto lucchese del 1308 Caretine (Careggine), lo
troviamo inserito all’interno della Vicaria di Camporgiano,
Vicaria che per un certo periodo, fu amministrata dallo stesso
Vicario della Vicaria di Castiglione, il dominio lucchese non
durò a lungo, Arrigo VII fattosi incoronare Imperatore, venne a
Pisa e fece lega con i pisani (Ghibellini in quel periodo),
invadendo alcune Terre di Lucca (Guelfa in quel periodo), la
Versilia e l’alta Garfagnana vennero sottratte ai lucchesi,
Careggine e le altre Terre della Vicaria di Camporgiano, furono
date dallo stesso Imperatore a Spinetta Malaspina (19 marzo
1313) e per il borgo iniziò un altro periodo turbolento,
Castruccio Castracane scacciò i Malaspina, ma alla sua morte lo
Spinetta si riprese le sue Terre, che nel 1341 vendette ai
fiorentini, ottenendone in cambio anche l’amministrazione, ma
poi la situazione politica nella regione, peggiorò nuovamente,
in Garfagnana le milizie pisane, fiorentine e pisane si
scontrarono a lungo e Careggine, nel 1355 si ritrovò sotto le
insegne pisane, poi grazie all’Imperatore Carlo IV nel 1369, il
borgo ritornò sotto la giurisdizione lucchese, il caos politico
cessò con la venuta al potere a Lucca di Paolo Guinigi (1400),
che per alcuni anni riportò la pace in tutto il contado
lucchese, ma alla sua caduta, Careggine, come la maggior parte
delle Terre garfagnine, per sottrarsi alle continue lotte fra
lucchesi e fiorentini, chiese protezione al Marchese di Ferrara
Nicolò d’Este, ciò non scoraggiò le due fazioni, i lucchesi
cercarono di ricomprarsi le Terre perdute, ma allo scadere del
tempo pattuito, non riuscirono a racimolare la cifra necessaria
e i fiorentini, che erano riusciti ad occupare le Terre della
Vicaria di Camporgiano, non le abbandonarono, solo una rivolta
popolare, scoppiata nel 1446 riuscì a cacciarli e dal 27
febbraio dello stesso anno, il Marchese Lionello d’Este riuscì
ad avere il controllo della quasi totalità della Garfagnana,
solo le terre di Minucciano e Castiglione rimasero fedeli a
Lucca, gli estensi istituirono la Provincia Estense della
Garfagnana con capoluogo Castelnuovo Garfagnana e nella nuova
suddivisione territoriale, Careggine rimase sotto la
giurisdizione della Vicaria di Camporgiano (Estense), le guerre
che scoppiarono all’inizio del XVII secolo fra lucchesi ed
estensi, coinvolsero solo marginalmente il borgo, che eccetto
alcune brevi parentesi (la Repubblica Cisalpina e il periodo
napoleonico) rimarrà fedele agli estensi fino all’Unità d’Italia
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