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I borghi di S.Romano Garf. Pagina 1 Naggio Orzaglia Sambuca Sillicagnana Villetta |
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San Romano Garfagnana Google maps | |||
Il paese di San Romano di Garfagnana, sorse probabilmente intorno a dei piccoli insediamenti celtici (Liguri-Apuani) presenti fra quelle montagne, che furono abitate fin dall’età della pietra da cacciatori nomadi, come dimostrano alcuni reperti archeologici in selce ritrovati lungo le pendici del monte Pisone e in alcuni luoghi circostanti il borgo. Lo storico R.Raffaelli nella sua descrizione storica della Garfagnana, riporta un’antica credenza popolare, secondo la quale S.Romano sarebbe sorto dall’abbandono e dalla distruzione dei due castelli di Boglio (Bolio, Bollio) e Meschiana (o Mischiava), sorti in epoca imprecisata intorno a San Romano, leggenda popolare smentita dai pochi documenti in nostro possesso, che nominano contemporaneamente le tre località, fra i quali lo statuto comunale lucchese del 1308 e un documento del 1261 nominato dallo storico Pacchi, successivamente i tre castelli, verranno citati anche come “Comuni”, in un documento del 1285, riguardante le “Terre” amministrate dai Gherardinghi, in seguito il solo borgo di San Romano e il suo castello sarranno nominati anche all’interno della “Decima Diocesana” (1297) della sua chiesa, dedicata a S.Romano e nella “Bolla” emanata da Carlo IV nel 1376 “Comune S.Romani”. S.Romano appartenne fino alla fine del XIII secolo al feudo dei Gherardinghi, potente casato longobardo, che dopo aver lottato a lungo per la sua indipendenza, fu costretto a cedere le sue Terre” ai lucchesi, quando questi ultimi ottennero da Federico II, l’Investitura Imperiale sull’Intera Garfagnana, a nulla valsero le alleanze strette con il Papa e i suoi alleati (Pisa), dopo una serie di scontri armati e intrighi politici, Lucca che era incappata due volte anche nella scomunica papale, riuscì ugualmente ad imporsi in Garfagnana e per amministrare i suoi nuovi possedimenti istituì le “Vicarie”, S.Romano e i due castelli vicini di “Boglio” e “Meschiana” furono inseriti nella “Vicaria di Perpore Supra”, con sede a Castiglione e nel successivoo riordino del 1272, nella “Vicaria di Camporgiano” il cui “Vicario” inizialmente mantenne la sua residenza a Castiglione, prima di trasferirsi definitivamente a Camporgiano. Dopo la morte di Castruccio Castracane, Lucca finita alla merce del miglior offerente, perse le sue terre in Garfagnana e S.Romano con il consenso dei fiorentini finì in mano dei Malaspina, nel 1369 con la venuta a Lucca di Carlo IV, la situazione politica in lucchesia cambiò nuovamente, Lucca per alcuni decenni rientrò in possesso delle sue terre, verso la metà del XV secolo, dopo la caduta a Lucca della Signoria di Paolo Guinigi, San Romano dopo 8 anni di dominio fiorentino, seguendo l’esempio degli altri castelli della sua “Vicaria”, per sottrarsi alle continue dispute fra lucchesi, pisani e fiorentini, si dette volontariamente al Marchese di Ferrara Leonello d’Este, gli estensi una volta impossessatesi della Garfagnana confermarono la giurisdizione della “Vicaria di Camporgiano” e istituirono nella valle la “Provincia Estense di Garfagnana” , il borgo di S.Romano ne fece sempre parte fino all’Unità d?Italia, eccetto alcuni brevi periodi (dominazione napoleonica e repubblica Cisalpina). Foto S.Romano Garfagnana Chiesa di S.Romano N°1 - N°2 - N°3 - N°4 - N°5 Campanile N°1 - N°2 Antico stemma Oratorio S.Rocco Vicolo N°1 - N°2 - N°3 - N°4 - N°5 - N°6 - N°7 - N°8 - N°9 - N°10 - N°11 - N°12 - N°13 - N°14 |