Vergemoli è un piccolo capoluogo comunale situato alle falde
orientali della Pania Secca, all’interno del Parco delle Alpi
Apuane, sull’origine del suo nome gli storici locali hanno
formulato diverse ipotesi, Lopez Pegna la ricondurrebbe al
termine latino “Virga” evoluto in seguito “Virgemulum”, mentre
il Raffaelli, sostiene sia derivata dalla posizione geografica
del borgo “Vallis Gemina” (spartiacque fra due valli).
Nonostante quel tratto di valle percorsa dalla Turrite di
Petrosciana (Turrite di Gallican), ricca di grotte e anfratti sia
stata abitata fin dalla preistoria, per trovare una traccia
scritta dell’esistenza del borgo bisogna risalire all’epoca
longobarda all’interno di un documento datato 996 il Vescovo di
Lucca Gherardo, allivellò dei beni in località “Viegemulo a
Sisemondo del fu Sisemondo (consorte dei Ronaldinghi)
Antico feudo dei Porcaresi, dopo aver lottato a lungo nel
tentativo di sottrarsi alla giurisdizione lucchese, nel 1274
vide perdere la sua indipendenza, Lucca da sempre smaniosa di
estendere il suo dominio in Garfagnana, costrinse i Porcaresi a
venderli le proprie terre per 2100 lire lucchesi, Lucca
inizialmente per amministrarlo inserì Vergemoli all’interno della
Vicaria di Barga, poi in seguito all’alleanza stipulata il 3
settembre 1328 fra Barga e Firenze, fu costretta a istituire una
nuova Vicaria, quella di Gallicano, nella quale inserirono
Vergemoli e gli altri borghi della vecchia Vicaria rimasti in
loro possesso
In
seguito all’instabilità politica venutasi a creare nella
Garfagnana, dopo la caduta a Lucca della Signoria di Paolo
Guinigi avvenuta il 14 agosto 1430, molti borghi fra i quali
Vergemoli, stanchi di subire l’incursioni e i saccheggi dei
fiorentini in guerra con i lucchesi chiesero protezione al
Marchese di Ferrara Niccolò III d’Este, nel 1452 Borso d’Este
venne nominato dall’Imperatore Federico III Duca di Modena e
Reggio ottenendo anche l’annessione delle nuove terre.
Per governare questa nuova provincia della Garfagnana, gli
Estensi la suddivisero in tre Vicarie, Vergemoli venne aggregato
alla Vicaria di Trassilico condividendone le sorti, fino al 1801
quando divenne un comune libero, alcuni anni dopo in epoca
napoleonica entrò a far parte del Principato lucchese di Elisa
Baiocchi, ritornando nel 1815 in mano Estense fino all’Unità
d’Italia
La sua
chiesa parrocchiale dedicata ai SS.Quirico e Giulitta viene citata nell’elenco degli Estimi delle
chiese appartenenti alla diocesi di Lucca del 1260 come
“Ecclesia Sancti Quirici de Vergemoli”come filiale del Piovere
di Gallicano
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