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Fosciandora
 
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Ceserana
(la rocca di Ceserana)
Lupinaia
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Fosciandora Google maps
Fosciandora
La storia di Fosciandora è legata fin dall’inizio alle vicissitudini del vicino borgo di Ceserana, sede di uno dei più vasti Comuni medievali della Valle del Serchio, nei primi documenti redatti intorno al Mille, non vi è traccia del toponomio Fosciandora, che alcuni studiosi fanno risalire al termine latino “Fuscandula” indicante il colore scuro ”Fusca”, delle pietre utilizzate per la costruzione delle prime case (probabilmente solo alcuni casolari sparsi), avvenute in epoca sconosciuta, comunque il Pacchi e altri storici locali attribuiscono la formazione del  primo nucleo abitativo, dal quale poi si svilupperà il borgo, alla metà del XV secolo e più precisamente con l’arrivo in Garfagnana degli Estensi.
La prima documentazione medievale, di questa Terra, riguarda esclusivamente il Comune di Ceserana, vasto Comune medievale (comprendente anche il luogo dove verrà poi fondata Fosciandora), che riuscì ad ottenere importanti privilegi e concessioni dalla Contessa di Matilde, al pari dei principali Comuni toscani, la Terra di Fosciandora inizialmente sottoposta al potere della Santa Sede, nel 996 con l’intero Comune di Ceserana, venne concessa in feudo ai Ronaldinghi, uno dei più potenti casati longobardi, presenti nella valle del Serchio e dopo una serie di dispute, nel XIII secolo il castello di Ceserana finirà sotto il dominio della Repubblica di Lucca, ed è proprio con la conquista dell’intera Garfagnana da parte dei lucchesi, che possiamo iniziare anche a raccontare con più precisione la storia di Fosciandora.
I lucchesi, entrarono in possesso di quelle Terre grazie all’Imperatore Federico II, anche se il loro dominio venne interrotto più di una volta, con la morte di Castruccio pisani e fiorentini la fecero da padrone, poi con il ristabilirsi della giurisdizione lucchese in Val di Serchio, ottenuta grazie all’intervento di Carlo IV, per un certo periodo riuscirono a vivere in pace, la caduta della Signoria lucchese di Paolo Guinigi (1430), fece precipitare nuovamente la situazione politica, ma questa volta Ceserana e alcuni borghi vicini, fra i quali viene citato anche quello di Fosciandora, nel tentativo di sottrarsi alle scorrerie lucchesi e fiorentine, si posero sotto la protezione del Duca di Ferrara Borso d’Este, la dedizione agli estensi avvenuta il 24 luglio1451, segnerà per sempre il destino del borgo, Ceserana, la Villa e Fosciandora, ben presto si trovarono ad affrontare i lucchesi, dislocati nelle loro roccaforti di Lupinaia, Riana e Treppignana, ed è a questo periodo, che la maggior parte degli storici, fa risalire la nascita di Fosciandora, secondo loro la presenza delle fortificazioni lucchesi poste in Lupinaia, influì molto sull’agglomerarsi del nuovo paese, ma non è da escludere comunque la presenza in loco, di alcune abitazioni antecedenti al fatto, la stessa Fosciandora nel 1606 secondo il Raffaelli, venne racchiusa all’interno di una cinta muraria con 5 porte e difese da alcune torri, fortificazioni che col passare dei secoli sono scomparse o inglobate in alcuni edifici esistenti tuttora.
Nel 1582 iniziarono in Garfagnana i primi scontri fra gli eserciti lucchesi ed estensi, in uno di questi, avvenuto alle porte del borgo nel mese di aprile, gli abitanti di Fosciandora e di Ceserana ebbero la peggio, costretti a una precipitosa ritirata lasciarono sul terreno tutte le armi e tre morti (due uomini e una donna), ai primi del ‘600 gli scontri si intensificarono, i lucchesi asserragliati nelle loro fortezze di Lupinaia e Riana, bombardarono più di una volta con i loro cannoni la fortezza di Ceserana e probabilmente anche quella appena eretta di Fosciandora, che in quel periodo risultava sempre come una semplice Terra del Comune di Ceserana, che nel 1756 gli estensi posero sotto la giurisdizione della Vicaria di Trassilico,
Alla fine del  XVIII la situazione politica di Fosciandora iniziò a cambiare, con l’annessione della Garfagnana alla Repubblica Cispadana, il Direttorio di Milano impose alle tre Terre del vecchio Comune di Ceserana, di costituirsi Comune a se, questi nuovi piccoli Comuni, per potersi amministrare  nominarono un Agente Municipale e un Aggiunto (3 marzo 1799), primo passo verso l’istituzione della Comunità di Fosciandora, che verrà istituita cinque anni dopo, con la formazione di una nuova Comunità comprendente anche i paesi di Bargecchia, del Sillico di Villa e di Ceserana.
Fosciandora che nel 1756 curiosamente diede anche l’ultimo castellano a Ceserana, un certo Bartolomeo Nardini da Fosciandora, inizierà così ad impossessarsi dell’antico ruolo politico di Ceserana, alcuni ani dopo con un decreto emesso nel 1808, i paesi di Bargecchia e del Sillico, vennero scorporati dalla Comunità e nel 1846, con l’aggiunta delle vecchie Terre nemiche Riana Treppignana e Lupinaia, prenderà vita l’odierno comune di Fosciandora (Migliano Ceserana, La Villa, Riana, Lupinaia e Treppignana).
Nel borgo di Fosciandora, esiste solo un piccolo oratorio dedicato a S.Sebastiano, la chiesa parrocchiale è tutt’ora dislocata, poco più in basso, nel paese di Migliano, ed è intitolata a S.Michele Arcangelo, un tempo lungo la strada diretta alla borgata di Bargecchia e al borgo del Sillico, sorgeva l’Ospedale medievale di S.Bartolomeo, piccolo eremo oggi scomparso, che per alcuni secoli offrì un sicuro riparo, ai molti viandanti diretti in alta Garfagnana.
 
Foto Fosciandora
Oratorio di S.Sebastiano     Vicolo N°1 - N°2 - N°3 - N°4 - N°5
 

 

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