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I borghi di Fosciandora
Ceserana (La rocca)   Lupinaia   Riana

 

Ceserana
CeseranaIl borgo di Ceserana, per molti secoli considerato anche il più importante, del moderno comune di Fosciandora, iniziò a formarsi, da un antico “Praedium” romano appartenente ad un certo “Caeserius”, anche se in loco non è da escludere un primitivo insediamento pre-romano, nelle sue vicinanze alla fine del XX secolo, vennero rinvenuti dei manufatti litici risalenti all’età del ferro.
La “Terra” di Ceserana compresa in epoca longobarda, nell’elenco delle “Terre” della Val di Serchio sottoposte direttamente al pontefice, venne allivellata dal pontefice (Giovanni XIII o Gregorio V) tramite il Vescovo Gheerardo, al potente casato longobardo dei Ronaldinghi (transazione avvenuta nel 996, “in Finibus Cicerani”), questo speciale legame con la Santa Sede, si manterrà anche nei secoli successivi, Ceserana quando scoppieranno le controversi fra Lucca e la Santa Sede, si schiererà più di una volta con il pontefice e i suoi alleati (i pisani).
Sotto il Marchesato di Matilde di Canossa, Ceserana insieme ai Comuni di Barga, Coreglia, Ghivizzano, Controne e Castiglione, ottenne degli speciali privilegi riguardanti il commercio e soprattutto la libertà, al pari dei principali Comuni della Toscana, fatto che mal fu digerito dai lucchesi, già desiderosi di espandere i loro domini, politica che con la morte della Contessa, iniziarono ad intraprendere in Val di Serchio e per Ceserana, “Terra” sempre fedele alla Santa Sede, iniziarono le guerre con le milizie lucchesi. Nel XII secolo si accese la guerra fra Lucca e Pisa, alcuni Cattanei (i Signori) di Garfagnana, nel tentativo di sottrarsi al dominio lucchese, forti dell’antico legame con la Santa Sede chiesero protezione al Pontefice, andando ad appoggiare l’iniziativa pisana, per alcuni anni le trame e le congiure prolificarono, si arrivò anche a formare una Lega Pisana, alla quale partecipò anche il castello di Ceserana, nel 1168 Il Pivano di Pieve Fosciana, chiese aiuto al Pontefice, e Papa Alessandro III tramite una Bolla emanata da Benevento, pose sotto la propria protezione l’intera pievania compresa la parrocchia di Ceserana, formata in quel periodo dalle chiese di S.Andrea e S. Maria di Ceserana, proibendo ai Vescovi di Lucca e di conseguenza anche al Comune di Lucca, di imporre tassazioni e oneri, aumentando così la tensione fra i due schieramenti, che nel 1170 culminò con la spedizione punitiva lucchese in Val di Serchio, che colpì duramente la rocca di Ceserana, memore di quanto accaduto, due anni dopo in occasione di una nuova serie di dispute, il castello di Ceserana abbandonò, la Lega Pisana e nella chiesa di S.Pietro in Cortina, giurò fedeltà alla Repubblica di Lucca, riuscendo ad ottenere per i suoi uomini la cittadinanza lucchese con i relativi privilegi, nel 1185 con la discesa in Italia di Federico I il Barbarossa, Ceserana riuscì a liberarsi nuovamente dal giogo lucchese, finendo sotto laChiesa di S.Andrea giurisdizione diretta dell’Imperatore, ma con la morte di suo figlio Arrigo VI avvenuta nel 1197, Lucca riuscì per un breve periodo, ad imporre nuovamente la sua legge, Ceserana così ritornò sotto le sue insegne, ma il tira e molla continuò, Ottone IV, ristabilì l’ordine Imperiale e con la salita al trono di Federico II, in lucchesia si riaccese lo scontro fra il potere imperiale e quello ecclesiastico, i Ronaldinghi Signori di Ceserana, presso la chiesa di S.Maria di Pugnano (Pisa), dinnanzi al Nunzio Apostolico Cencio, rinnovarono il giuramento di fedeltà a Papa Gregorio IX (1227) e questa volta in Val di Serchio, nella lotta si intrufolò anche Firenze, pisani lucchesi e fiorentini si fronteggiarono a lungo in quelle Terre, poi nel XIII secolo, finalmente i lucchesi riuscirono ad ottenere l’investitura imperiale in Garfagnana e a sottomettere le sue “Terre”, Lucca per amministrare il suo vasto territorio, lo suddivise in Vicarie e nell’ordinamento del 1272, Ceserana la troviamo inserita nella Vicaria di Castiglione.
Ceserana resterà legata alla Vicaria di Castiglione fino al 1451, condividendone le sorti, che talvolta la vedranno anche al sevizio dei pisani e dei fiorenti, i periodi di maggior stabilità politica Ceserana, gli avrà principalmente con la salita al potere a Lucca, dei due principali protagonisti del medioevo lucchese, il condottiero Castruccio Castracane e Paolo Guinigi, che all’inizio del XV secolo farà rafforzare la sua rocca, la caduta della Signoria del Guinigi (1430), sarà determinante per il destino di Ceserana, gli uomini del borgo stanchi delle continue lotte fra lucchesi e fiorentini, nel 1451 chiesero protezione al Marchese di Ferrara Niccolò d’Este e da allora resteranno fedeli al casato degli estensi, fino all’Unità d’Italia, eccetto il breve periodo napoleonico.
Insieme a Ceserana anche i vicini paesi di Fosciandora e di Villa, chiesero protezione al Marchese di Ferrara, gli estensi accettarono la loro dedizione inserendoli nel comune di Ceserana, comune che verrà posto definitivamente sotto la giurisdizione della Vicaria estense delle Terre Nuove, con il nuovo assetto politico Ceserana, diventerà una terra di confine e più di una volta si dovrà scontrare con gli altri paesi vicini rimasti fedeli a Lucca, specialmente con l’inizio (1582) delle tre guerre, che in Garfagnana si combatteranno fino al 1613, fra le armate lucchesi ed estensi, nel 1804 gli estensi riorganizzeranno il comune di Ceserana, alle sue dipendenze sottoporranno anche i due paesi di Bargecchia e del Sillico.
Altre foto:   Ceserana  N°1 - N°2                 Chiesa S.Andrea N°1 - N°2 - N°3 - N°4                Antico stemma
Vicolo  N°1 - N°2 - N°3 - N°4 - N°5 - N°6 - N°7
La rocca di Ceserana
La rocca di CeseranaLe origini della rocca di Ceserana, sono ancora oggi sconosciute, gli storici locali basandosi sulla scarsa documentazione disponibile, la farebbero risalire al XII secolo, periodo che anticiperebbe di poco l’assalto delle soldatesche lucchesi del 1170, perpetrato dalle milizie dei quartieri Gervasio e S.Pietro, che agli ordini di Beradigo da Bozzano, penetrarono in Garfagnana, con lo scopo di punire tutti i castelli della vallata schieratisi con pisani.
Nel secolo successivo, i lucchesi dopo esser riusciti ad impossessarsi dell’intera Garfagnana, provvidero a ristrutturare le principali fortificazioni, come avvenne per la rocca di Ceserana, che nello statuto lucchese del 1308, verrà citata come “Ciciorana Castello”, dopo la morte di Castruccio Castracane, Ceserana e le altre Terre lucchesi, si trovarono alla merce dei pisani e dei fiorentini, che forti di alcune compagnie di mercenari, non sempre fedeli, per alcuni anni devastarono il contado lucchese.
Questa prima fortezza medievale, venne modificata sostanzialmente nel XV secolo, con l’arrivo degli estensi, l’avvento delle armi da fuoco modificò la tipologia di combattere, le strette e ripide mura della fortezza furono modificate, la nuova cinta muraria, più amplia di quella medievale, venne aumentata di spessore grazie alla realizzazione di un terrapieno, la vicinanza con le fortificazioni lucchesi presenti nel borgo di Lupinaia e Riana, impose la costruzione di un’ulteriore torre di avvistamento, che si andò ad affiancare, ad altre due semicircolari rivolte verso il fondovalle e alla torre d’avvistamento centrale, che fungeva anche da campanile, per la piccola chiesa di S. Andrea, costruita all’interno della rocca intorno al XII secolo.
Altre foto:    Ingresso rocca              Rifugio antiaereo ricavato nei sotterranei             Torre-campanaria             Rocca N°1 - N°2 - N°3 - N°4 - N°5 - N°6
Lupinaia
LupinaiaIl borgo di Lupinaia conosciuto in origine anche come “Lupinaria” e “Lupinaja”, viene citato per la prima volta in una pergamena del lontano 754, nella quale S.Walfredo fondatore della Badia di Monteverdi, attribuì una rendita, cedendoalla Badia alcuni suoi beni, locati “In Lupinaria” , comunque le origini del borgo sono ben più antiche e risalirebbero all’età del ferro, ipotesi confermata in parte, alla fine del XX secolo, con il ritrovamento di alcune tracce di insediamenti preromani, avvenute nelle sue vicinanze.
Intorno al Mille, grazie ad un contratto di allivellamento concesso dal Vescovo Gherardo, Lupinaia entrò a far parte del grande feudo dei Ronaldinghi, nobile famiglia Longobarda che nella Mediavalle del Serchio contrastò a lungo le mire espansionistiche del Comune di Lucca, i Ronaldinghi forti di alcune agevolazioni e privilegi, ottenuti dalla Contessa Matilde di Canossa e da Federico I il Barbarossa, si schierarono più di una volta contro i lucchesi, appoggiando la Santa Sede e i suoi alleati (i pisani), nelle varie dispute che scoppiarono con i lucchesi, come avvenne nel 1227 col giuramento di fedeltà rinnovato dinanzi al Nunzio Apostolico Cinzio o “Cencio” all’interno della chiesa di S.Maria di Pugnano (Pisa).
La lotta con Lucca per l’indipendenza, Lupinaia come il resto delle altre Terre della Garfagnana l’abbandonò alla fine del XIII secolo, quando i lucchesi riuscirono ad ottenere l’Investitura Imperiale sull’intera valle, dall’Imperatore Federico II, Lupinaia da quel momento resterà fedele a Lucca fino al XIX secolo, eccetto alcune parentesi nelle quali la stessa Lucca, si ritrovò sottomessa ad altri governi.
Nel XV secolo, con l’affacciarsi in Garfagnana degli estensi Lupinaia, Treppignana e Riana, furono le uniche Terre di Fosciandora, a rimanere fedeli a Lucca, trovandosi così più di una volta in guerra con Ceserana e le sue Terre, nel 1583 iniziarono le guerre fra le due fazioni e Lupinaia subì un primo assalto, venendo devastata dalle truppe estensi, comandate dai capitani Tassoni e Ottonelli, nel 1614, i lucchesi per contrastare gli estensi asserragliati nella rocca di Ceserana, provvidero ad incastellare Lupinaaia  e a rafforzarne le difese edificando una nuova torre, da utilizzare per bombardare con l’artiglieria Ceserana e il nascente borgo di Fosciandora, nel 1846 il borgo entrerà a far parte dell’attuale comune di fosciandora.
La chiesa di Lupinaia, intitolata a S.Pietro e probabilmente fondata nell’VIII secolo, nel 1920 venne danneggiata in parte dal grande terremoto che colpì la Garfagnana, durante i lavori di ristrutturazione, la comunità decise di inserire nella facciata una piccola statua, del loro Santo patrono.
Altra foto:     Lupinaia             Chiesa N°1 - N°2            Vicolo  N°1 - N°2 - N°3 - N°4 - N°5
Riana
RianaIl borgo di Riana, un tempo conosciuto anche come Villa Ariana, ha origini antiche e misteriose,  secondo lo storico E. Repetti potrebbe essere stato fondato in epoca romana, sopra un tempio pagano dedicato a Arianna o a Giano, ipotesi che lo storico elaborò, analizzando la sua etimologia, comunque è da ricordare la presenza in quei boschi di alcuni insediamenti celtici (Tribù dei Liguri Apuani), molto antecedenti alla colonizzazione romana della valle del Serchio, iniziata dal II secolo a.C.
Le prime notizie di questa “Villa”, le troviamo all’interno di una pergamena del 994, nella quale il Vescovo di Lucca, Gherardo, risulta concedere una parte delle decime della Pieve di Loppia, versate dalla comunità di Villa Ariana, ai Ronaldinghi di Loppia, uno dei principali casati Longobardi, della valle del Serchio, il loro feudo comprese un vasto territorio, sorvegliato da una serie di importanti castelli, fra i quali Barga, Sommocolonia, Coreglia, Ghivizzano, Gallicano etc….. che gli assicurarono ricche rendite e un determinate peso politico nella regione, il termine Villa Ariana, viene citato nei documenti fino al 1030, dopodiché il borgo inizierà ad esser chiamato Riana.
Nel XIII secolo, quando i lucchesi riusciranno ad estendere il loro dominio, in val di Serchio, Riana verrà sottoposta inizialmente alla “Vicaria a Perpore Infra” e successivamente, alla Vicaria di Barga (statuto lucchese del 1308), con la morte del condottiero e Signore di Lucca, Castruccio Castracane, la situazione politica in Val di Serchio precipitò, pisani e fiorentini in vari periodi si spartirono la valle, Barga si diede volontariamente a Firenze e Riana,dopo varie traversie finì sotto la giurisdizione della Vicaria lucchese di Gallicano e quando nel XV secolo, approfittando di un momento di debolezza della Repubblica di Lucca, dovuto alla caduta della Signoria di Paolo Guinigi, la maggior parte dei Paesi di Fosciandora chiesero protezione agli estensi, Lupinaia, Treppignana e Riana, rimaste fedeli a Lucca, diventarono loro malgrado, Terre di confine, intorno alle quali, nel periodo compreso fra il 1583 e il 1618 si combatterono tre guerre e solo nel 1846 Riana si unirà alla comunità di Fosciandora entrando a far parte del suo comune
La chiesa di Riana intitolata a S.Silvestro, appartenente in origine alla pievania di Loppia (Barga), nel catalogo degli Estimi della Diocesi di Lucca del 1260, risulta pagare per le crociate una tassa (sotto forma di ceri da portare in processione alla Luminara) di 60 libbre,
Nel XVI secolo, perse la prerogativa di chiesa parrocchiale ed entrò a far parte della parrocchia di Lupinaia, solo nel 1916 riacquistò il suo vecchio ruolo
 
Altre foto:  Riana N°1 - N°2                  Porta ingresso castello                   Chiesa                   Vicolo N°1 - N°2 - N°3 - N°4 - N°5

 

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