Le Pievi romaniche
della provincia di Lucca
legate a S.Frediano
(Diocesi di Lucca e Pisa)
Pagina 1
S.Maria Assunta
(Diecimo)
S.Giorgio
(Brancoli)
S.Jacopo
(Gallicano
S.Maria
(Loppia)
S.Giovanni
(Pieve Fosciana)
S.Pietro (
S.Piero
in Campo)
S.Paolo
(Vico Pancellorum)
Pagina 2
S.Giovanni
(Arliano)
S.Pantaleone
(Pieve a Elici)
S.Gennaro
(San Gennaro)
S.Giovanni
(Pieve di Compito)
S.Paolo
(Pieve San Paolo)
Pievi romaniche della provincia di Lucca
(Diocesi di Lucca e Pisa)
Pagina 1
S.Martino
(Azzano)
SS.Pietro e Paolo
(Careggine)
SS.Quirico e Giuditta
(Casabasciana)
S.Michele arcangelo
(Corsanico)
SS.Martino e Giovanni
Detta Pieve di
Flesso
(Montuolo)
SS.Giovanni e Maria
Detta di Massa
Pisana
(S.Maria del Giudice)
S.Pietro
(Valdottavo)
Pagina 2
S.Maria Assunta
(Marlia)
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Pieve di S.Maria Assunta
Marlia
(Capannori) |
Le
origini della chiesa di S.Maria Assunta, generalmente sono fatte
risalire, ai primi del X secolo, con il promulgamento, del primo
atto ecclesiastico che la rammenta, ma questo non esclude una sua
fondazione, antecedente a questo documento, un piccolo oratorio
privato o con rendite bassissime e di conseguenza poco rammentato
nei primi documenti che trattano principalmente questioni
economiche, legate alle concessioni a livello, dei beni (case e
terreni) appartenenti alle varie chiese, le cui tracce si sono perse
nel tempo, con la scomparsa o con il deterioramento delle antiche
pergamene, soggetto inizialmente alla parrocchia di San Terenzio, la
principale chiesa della Terra di “Marilla” (scheda
storia Marlia),
locata in “Vico Elingo”, presso le Ville del Marchese e del Vescovo
e sottoposta alla Pieve di S.Maria di Sesto di Moriano.
Il processo storico che portò alla fondazione della chiesa
Battesimale di S.Maria Assunta e S.Giovanni Evangelista di Marlia,
iniziò, con il decadimento temporaneo, della Pieve di San Pancrazio,
avvenuto per motivi economici o anche politici, in quel periodo il
Vescovo di Lucca, allivellando i beni ecclesiastici, poteva spostare
le ricchezze da un casato nobiliare all’altro, a secondo del proprio
tornaconto, inizialmente la cura dell’anime e delle rendite, della
nuova Pievania, fu affidata al Pievano Leo detto anche Cillo, figlio
di Gumfrido che nel 918 (primo documento che cita la Pieve), il
Vescovo Pietro ordinò prete della chiesa Battesimale dei Santi Maria
Asssunta e Giovanni Evangelista in “Marilla”, con l’incarico di
governarla, assieme alla Pieve di S.Pancrazio (due Pievi
indipendenti economicamente, ma amministrate dallo stesso Pievano),
a lei sottoposta (nel 939, la chiesa di S.Pancrazio, perderà anche
la prerogativa di Pieve).
Dal 983, le due chiese furono amministrate direttamente dal Vescovo
Teudigrimo che dal 984, con la riconferma delle vecchie prerogative,
alla Pieve di S.Pancrazio, mantenendola comunque sempre sottoposta
alla Pieve di Marlia, inizierà una manovra politica ecclesiastica
che nel 1032, porterà al ripristino della Pievania di San Pancrazio
e al completamento del lungo percorso storico, di formazione della
nuova Pievania di Marlia.
Alla neonata Pievania, oltre alla pieve di San Pancrazio che
perderà, temporaneamente il privilegio di Pieve, furono sottoposte
anche le tre chiese già presenti in Marlia (prima della stessa Pieve
di S.Maria Assunta), San Donato, San Terenzio e San Martino in
Duecentola, a queste prime parrocchie, se ne aggiunsero delle altre,
fondate nelle Terre di “Marilla” e San Pancrazio, raggiungendo il
massimo della sua espansione, nell’XI secolo, le nuove chiese
furono: San Donnino, San Giusto, Santa Maria de Africo, San
Venanzio, per la Terra di Marlia e
Sant’Andrea di Saltocchio, San Bartolomeo di Ciciana, S.Michele di
Matraia, Santa Maria di Palmatora (Palmaia), per la Terra di San
Pancrazio, in questo elenco, non abbiamo inserito le chiese di
Sant’Andrea di Col di Pozzo e San Martino di Convilla, entrambe di
Matraia e la chiesa di San Prospero (Santa Caterina) di Marlia,
perché non certi della loro fondazione, prima della nuova
separazione delle due Pievanie, avvenuta nel 1034. Nel Catalogo
degli Estimi delle Decime della Diocesi di Lucca, del 1260, la
Pievania di S.Maria Assunta e Govanni Evangelista di Marlia, ormai
ridimensionata, comprenderà esclusivamente le chiese del borgo. in
quel periodo, aperte al culto: S.Donnino, S.Giusto, S.Martino in
Ducentola, S.Prospero (o S.Caterina), S.Terenzio e S.Venanzio,
attualmente gli sono sottoposte le chiese (per non definirle
semplici oratori) di: S.Caterina (ex S.Prospero), S.Donnino,
S.Martino (in Ducentola o Cafaggio) e S.Giusto (alla Caipira)
La Pieve di S.Maria Assunta e Giovanni Evangelista (il Santo
Battezzatore che in questo caso a mantenuto la cotitolazione), nel
corso della sua storia venne ristrutturata e ampliata più di una
volta, il primo intervento, descritto nei documenti, risale ai primi
decenni del XVI secolo, quando la fabbrica venne innalzata e
ridisegnata nella facciata, sul finire del secolo, sarà restaurato
anche il campanile, dopo quasi un secolo (1672), verrà deciso di
ampliare il vecchio coro e in occasione di una visita pastorale del
1712, la chiesa verrà descritta, con un impianto a croce latina,
assetto che sarà modificato parzialmente, grazie ad un intervento
realizzato nel 1824, un decennio prima, dell’ultimo grande
intervento di ristrutturazione e abbellimento che gli diede
l’attuale aspetto. |
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