Scrivere l’intera storia di Lucca e del suo contado, in un sito è impossibile, data la vastità della materia, raccontarla sinteticamente in poche righe, significa ripetere, quei quattro episodi che tutti conoscono, perciò volendo fornire un’informazione utile agli appassionati di storia o alle numerosissime persone intenzionate a visitare Lucca e la sua provincia, in questo sito verrà raccontata a “frammenti”. In questi frammenti di storia che verranno inseriti nel sito, racconteremo, curiosità, eventi e personaggi più o meno famosi, se nel leggere i nostri testi riscontrate delle inesattezze scriveteci a info@contadolucchese.it che provvederemo a correggere il testo. |
Frammenti di storia
di Lucca
Antecedente X
sec.
XI - XIV sec.
XV
- XIX sec.
Frammenti di Storia
del Contado
Antecedente X sec.
XI
- XIV sec.
XV - XIX sec.
Storia delle
Bandiere
Lucca
Toscana
Italia
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Il Serchio |
Il
fiume Serchio, nasce da diverse sorgenti provenienti dagli
Appennini e dalle Apuane, che riunendosi a Piazza al Serchio,danno
vita al terzo fiume della toscana, dopo l’Arno e l’Ombrone ,
oggi dopo aver attraversato la Garfagnana e la piana di Lucca,
và a gettarsi nel mar Tirreno, nella zona del Parco di San
Rossore (PI), poco a nord di Pisa. In tempi antichi, il Serchio seguiva un altro corso confluendo nell’Arno, lo troviamo citato per la prima volta, dal geografo greco Strabone vissuto dal 64 a.C. a l21 d.C., nel suo trattato “Geographica”, nel quale narra della nascita di Pisa, avvenuta tra due fiumi confluenti, l’Arno discendente da Arezzo e l’Ausar discendente dall’Appennino. In seguito anche Plinio il Vecchio vissuto dal 23 al 79 d.C. lo nominò nella sua opera “Naturalis Historia”scrivendo: “La prima città dell’Etruria, è Luni, famosa per il suo porto, vengono poi la colonia di Lucca, lontana dal mare e più vicina ad esso Pisa, situata tra i fiumi Auser e Arno” e nel VI secolo, Cassiodoro nominò in due epistole, l'ordine dato da re Teodorico di mantenere navigabili l’Arno e l’Auser Il fiume, una volta giunto nella piana di Lucca, si divideva in molti rami, il ramo principale attraverso la depressione di Bientina confluiva nell’Arno, gli altri, invece andavano a formare una zona paludosa nella piana, i romani furono i primi a iniziare le bonifiche, che porteranno il fiume, verso il V secolo, ad avere un corso occidentale chiamato Auserculus (divenuto poi: Auserculo, Auserclo, Serculo, Serclo, Serchium e Serchio). Gregorio Magno, papa dal 590 al 604 narra nei “Dialoghi”, che era venuto a conoscenza, di un miracolo avvenuto a Lucca, compiuto dal vescovo Frediano, che avrebbe voltato il corso del fiume Ausarit ( l’Ausar nominato da Strabone), salvando la città da una sua piena Col passare dei secoli il ramo orientale è scomparso (oggi il suo nome è conservato nell’Ozzeri, un canale che scorre a sud della città) e il ramo occidentale è divenuto il Serchio di oggi L’origine antica del nome del Serchio non è stata ben definita lo storico latino Svetonio dichiarò che l’Auser deriva dall’etrusco e significava dio o divinità, mentre alcuni glottologi moderni invece affermano che il nome deriva da una parola Ausa (pre-ligure) che significa sorgente
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