Minucciano | Minucciano Google maps |
I borghi di Minucciano | |
Pag.1 | Agliano Castagnola Metra Rimessa di Agliano Pugliano (castello) |
Pag.2 | Albiano Antognano (Corubbio) Gorfigliano Gramolazzo |
Albiano |
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Antognano | ||
Al borgo appartiene anche la piccola borgata di Corubbio Altre foto: Antognano Vicolo N°1 - N°2 - N°3 - N°4 - N°5 |
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Corubbio | ||
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Gorfigliano | |
Alla fine del Marchesato della Contessa di Matilde, il Comune di Lucca iniziò la sua politica espansionistica, i Suffredinghi insieme alle altre nobili consorterie Longobarde della Garfagnana, cercarono con ogni mezzo di sottrarsi al giogo lucchese, l’alleanze con Pisa e il protettorato papale non impedirono ai lucchesi di impadronirsi nel XIII secolo dell’intera Val di Serchio, dove non poterono arrivare con le armi arrivarono con i denari (nel 1248 Lucca ottenne (dietro pagamento) da Federico II l’Investitura Imperiale sulla Garfagnana. All’inizio del primo decennio del XIV secolo, Spinetta Malaspina con l’approvazione dell’Imperatore Arrigo VII, invase le “Terre” lucchesi della “Vicaria di Camporgiano” e ne ottienne l’Investitura Imperiale, il castello di Gorfigliano finì così nel feudo dei Malaspina e da allora per oltre un secolo cambierà padrone più di una volta, Castruccio Castracane riporterà Gorfigliano sotto la giurisdizione di Lucca, alla sua morte Spinetta Malaspina con il consenso di Ludovico il Bavaro rientrerà in possesso del castello, che nel 1341 venderà ai fiorentini, per poi farselo ridare un anno dopo dai pisani suoi vecchi alleati, ma tre anni dopo i figli di Castruccio Castracane nel tentativo di riprendersi la Signoria di Lucca, chiamarono in loro aiuto Luchino Visconti che cacciò definitivamente i Malaspina dal castello, firmata la pace con Pisa, Gorfigliano venne resa ai pisani che lo tennero fino a quando nel 1368 Carlo IV restituì a Lucca le sue vecchie “Terre” e il castello di Gorfigliano, resterà sotto le insegne lucchesi fino alla caduta a Lucca della Signoria di Paolo Guinigi. Con la fine del Guinigi, in Garfagnana si affacciò prepotentemente il casato estense dei Marchesi di Ferrara, lucchesi, fiorenti ed estensi si contenderanno a lungo le “Terre” garfagnine, Gorfigliano rimarrà eccetto brevi periodi sempre sotto la repubblica Lucchese e nel 1818 verrà staccato dalla “Vicaria di Sopra di Castiglione” e inserito in quella di Minuciano, suo attuale capoluogo comunale. Verso la fine del 1600 il piccolo borgo di Gorfigliano, sorto lungo le pendici di un piccolo e inospitabile colle roccioso, iniziò ad essere abbandonato dalla sua popolazione, che migrò verso due località vicine, più agevoli e facilmente raggiungibili dalla viabilità ordinaria, dette “Alle Capanne” e “Casa”, esodo che si completerà nel 1928, per i gravi danni inflitti alle poche case rimaste, dal tremendo terremoto che nel 1920 colpì l’alta Garfagnana, il terremoto distrusse anche la vecchia chiesa dei SS.Giusto e Clemente, che nei primi decenni del XVIII secolo grazie a una ristrutturazione aveva assunto l’attuale fisionomia, la chiesa “Vecchia” venne sconsacrata e i suoi arredi furono trasferiti nella nuova chiesa del borgo, poi grazie alla buona volontà dei gorfiglianesi venne ricostruita cercando di mantenere integro il suo aspetto e oggi insieme al suo campanile, dall’alto della rupe rocciosa che un tempo ospitò il castello, domina indisturbata la valle e il lago di Gramolazzo. Altre foto: Gorfigliano Antico stemma Oratorio S.Antonio XVIII sec. Nataleccio Vicolo N°1 - N°2 - N°3 - N°4 - N°5 - N°6 Chiesa nuova N°1 - N°2 Chiesa vecchia N°1 - N°2 - N°3 - n°4 - n°5 - N°6 - N°7 - N°8 Panorama dalla chiesa vecchia |
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Il castello di Gorfigliano | |
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Il castello di Gorfigliano sorse in epoca imprecisata (Ligure o Romana), sulla sommità di una rupe rocciosa (730 s.l.m.), la prima fortificazione fu certamente realizzata in legno e ospitò al suo interno le prime capanne del futuro borgo di Gorfigliano, secondo alcuni scavi archeologici effettuati nel 1999 le prime strutture murarie sorsero intorno al Mille e il suo massimo sviluppo avvenne nel XII secolo, oggi del castello oltre ad alcune fondamenta (case e resti murari) è visibile solo la vecchia torre (4 piani per un’altezza di 16 m) rimasta illesa ed integra anche in occasione del terremoto del 1920, che come ricorda una lapide posta sopra la porta d’ingresso, il 2 aprile 1762 la Repubblica di Lucca autorizzò la sua conversione in campanile. |
Gramolazzo |
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