Minucciano | Minucciano Google maps |
I borghi di Minucciano | |
Pag.2 | Albiano Gorfigliano Gramolazzo |
Pag.1 | Agliano Castagnola Metra Rimessa di Agliano Pugliano (Castello) |
Agliano |
Il paese di Agliano, oggi è uno dei punti panoramici più suggestivi dell’alta Garfagnana, da qui possiamo ammirare in tutto il suo splendore il lago di Gramolazzo, uno dei più grandi laghi artificiali della lucchesia, formatosi nel fondovalle con la costruzione di un bacino idroelettrico ai primi del novecento, il paese sorto probabilmente in epoca romana poco più in alto del lago, come i paesi vicini appartenne al feudo dei Malaspina, fino a quando l’Imperatore Federico II ristabilito il potere Imperiale in Garfagnana (1240), concesse alla Repubblica di Lucca l’Investitura Imperiale sulla Garfagnana, i lucchesi diventati padroni della Val di Serchio, per amministrarla la suddivisero in Vicarie, Agliano nello Statuto lucchese del 1308 verrà sottoposto alla giurisdizione della Vicaria di Camporgiano. Nel 1310 Spinetta Malaspina grazie alla complicità dell’Imperatore ArrigoVII, riuscì a riprendersi le sue “Terre” garfagnine, ma con la salita al potere a Lucca di Castruccio Castracane, i lucchesi per un breve periodo riuscirono ad imporre nuovamente la loro legge in Garfagnana, poi con la sua morte la situazione politica a Lucca precipitò e lo Spinetta contando sull’aiuto del nuovo Imperatore Ludovico il Bavaro ne approfittò immediatamente facendosi riconfermare i vecchi privilegi concessigli da Arrigo VII, per poi perderli definitivamente nel 1343, in occasione della firma del trattato di pace stipulato fra i pisani e Luchino Viconti. Con l’uscita di scena dei Malaspina, per Agliano le cose non cambiarono molto, fiorentini, pisani e lucchesi continuarono a disputarselo ancora per molti anni, l’arrivo in Garfagnana degli estensi complicò la situazione in alta Garfagnana, i lucchesi asserragliati a Minucciano contando sull’aiuto di alcune “Terre” rimastigli fedeli (fra le quali Agliano, che nel 1450 risulta sottoposto alla Vicaria lucchese di Sopra di Castiglione), lottarono per due secoli contro la nuova potenza militare emiliana, che spesso spalleggiata dai fiorentini, mise a dura prova la coalizione lucchese. Verso la metà del XV secolo, Lucca per premiare la fedeltà di quelle “Terre” le radunò inizialmente sotto una Podesteria (“Podesteria di Casoli” Casola in Lunigiana), per poi aggregarle nella nuova Vicaria di Minucciano (1463) e da allora Agliano legherà definitivamente il suo destino con Minucciano. Altre foto: Chiesa di S.Maria Assunta Campanile N°1 - N°2 Antichi stemmi N°1 - N°2 Vicolo N°1 - N°2 - N°3 - N°4 |
Castagnola |
Castagnola è un piccolo borgo, arroccato sopra un’impervia collina della riva sinistra del fiume di Minucciano, che ospitò in epoca medievale un importante castello adibito principalmente al controllo della valle sottostante, eretto probabilmente sopra una primitiva fortificazione celtica dei Liguri-Apuani, popolo fiero e tenace che per un lungo periodo, asserragliati fra quei monti, contrastarono l’avanzata delle truppe romane in Alta Garfagnana (all’inizio del novecento nei pressi del borgo venne ritrovata una tomba Ligure). Castagnola nonostante le sue antiche origini, per trovarlo citato in un documento bisogna arrivare al XIII secolo e più precisamente ai primi Statuti Lucchesi, redatti da questi ultimi dopo aver ricevuto dall’Imperatore Federico II l’Investitura Imperiale sull’intera Garfagnana, nello Statuto del 1272 Castagnola risulterà inserito nella Vicaria di Castiglione e Camporgiano. Dopo la morte a Lucca di Castruccio Castracane, nel 1329 l’Imperatore Ludovico il Bavaro, sottrasse ai lucchesi il castello di Castagnola e lo concesse in feudo a Spinetta Malaspina, che nel 1341 riuscì a venderlo ai fiorentini, ottenendolo curiosamente da questi ultimi, ancora in feudo, l’anno successivo Castagnola venne occupato dalle soldatesche di Luchino Visconti, accorso in aiuto dei figli di Castruccio, messisi a capo di una massiccia rivolta nel contado lucchese, con l’intento di riprendersi il controllo della città di Lucca, fallita la ribellione il Visconti riuscì a mantenere in suo possesso alcune “Terre” della Garfagnana (compreso il castello di Castagnola), per poi barattarle con i pisani, al momento della firma del trattato di pace stipulato a Pietrasanta il 17 maggio 1344 fra lui e la città di Pisa, a condizione che non venissero mai più ridate ai Malaspina. Il dominio pisano su Castagnola fu breve, Lucca nel 1369 grazie all’intervento di Carlo IV di Boemia, riuscì a ristabilire i suoi confini e sotto la Signoria di Paolo Guinigi, per contrastare l’arrivo in Garfagnana delle truppe estensi, il castello di Castagnola venne rafforzato e rifornito di munizioni, ma alla caduta della signoria del Guinigi, furono i fiorentini ad impossessarsi di Castagnola e nella successiva pace stipulata fra lucchesi e fiorentini, il borgo tornerà nuovamente lucchese e nel nuovo riordinamento delle “Terre” lucchesi, verrà posto sotto la giurisdizione della Vicaria di Castiglione di Sopra. Sul finire del XVI secolo in Alta Garfagnana, gli estensi iniziarono a insidiare le poche “Terre” rimaste fedeli a Lucca, il 17 maggio 1583 le loro truppe occuparono provvisoriamente Castagnola, i lucchesi per ritorsione saccheggiarono alcuni castelli estensi in val di Serchio, riuscendo a far allontanare le truppe estensi da “Minuccianese”, ma ai primi del 1600 i due schieramenti scesero in guerra, Castiglione e le “Terre” di Minucciano per molti anni si trovarono in prima linea, solo nel 1618 con il definitivo trattato di pace fra le due fazioni, ritornerà la pace a Castagnola e nella regione. La sua chiesa intitolata ai SS.Simone e Giuda, viene citata per la prima volta in un documento del 1276. Altre foto: Castagnola N°1 - N°2 Lago di Gramolazzo Chiesa N°1 - N°2 - N°3 Vicolo N°1 - N°2 - N°3 - N°4 |
Metra |
Metra
è un piccolo borgo nato probabilmente in epoca romana, lungo le
pendici del monte Argegna a poca distanza dal Passo dei
Carpinelli e come molti altri paesi vicini, fin
dall’inizio legò il suo destino e la sua storia con Minucciano,
finito nel XIII secolo sotto la giurisdizione del Comune di
Lucca, nel 1308 anche se non citato nei documenti, venne
inserito dai lucchesi nella giurisdizione della Vicaria di
Camporgiano, che per molti secoli lo considerarono come una
delle loro “Terre” poste al di là del confine naturale tra la
Val di Serchio e la Val di Magra “Sunt ultra giovum”. I lucchesi lottarono a lungo per mantenere il loro dominio su queste “Terre”, i Malaspina, i fiorentini ed infine gli Estensi gli misero continuamente “i bastoni fra le ruote”, ma nonostante tutto poterono sempre contare sulla fedeltà di Metra e degli altri castelli di Minucciano, fedeltà che venne ripagata dai lucchesi, inizialmente con l’istituzione nella regione della Podesteria di Casoli (1449) e successivamente della vicaria di Minucciano (1463), che tutelò fino all’Unità d’Italia, il commercio e la sicurezza di questi piccoli paesi montani Altre Foto Metra Vicolo N°1 - N°2 - N°3 - N°4 - N°5 |
Rimessa di Agliano | |
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Pugliano |
Il borgo di Pugliano di origine romana anche se non è da escludere un’origine Celtica, ospitò un importante castello medievale, appartenente inizialmente al feudo dei Suffredinghi “De Domo Sufredinga.....Prugniano” entrò ben presto sotto l’influenza dei Marchesi Malaspina, nel 1270 il Marchese Corrado Malaspina decise di vendere il castello di Minucciano per 80 libbre di Denari Genovesi a Gherardo di Gragnana, che diverrà in seguito il capostipite della consorteria dei Nobili di Pugliano, nobile casato che per molti anni ricoprirà un importante ruolo nella regione. Lucca dopo aver ottenuta l’Investitura Imperiale sulla Garfagnana dall’Imperatore Federico II, nel 1287 entrerà in possesso di Pugliano e nel suo Statuto del 1308, il castello di Pugliano verrà citato come “Terra” posta al di là del confine tra la Val di Serchio e la Val di Magra “Sunt Ultra Giovum”. Nel 1310 per il castello di Pugliano iniziò un lungo periodo di instabilità politica, Spinetta Malaspina approfittando della discesa in Italia dell’Imperatore Arrigo VII e con la complicità dei pisani, riuscì a riprendersi le sue vecchie “Terre” (compreso Pugliano), ma alcuni anni dopo Castruccio Castracane salito al potere a Lucca, ristabilì i vecchi confini lucchesi, alla sua morte lo Spinetta ne approfittò nuovamente e ricostituì il suo feudo in alta Garfagnana, per poi venderlo alcuni anni dopo ai fiorentini, mantenendone curiosamente la sovranità, con la rivolta degli Antelminelli il castello finì in mano di Luchino Visconti e nella successiva pace conclusa fra lui e i pisani, verrà assegnato alla Repubblica di Pisa. Lucca rimasta in balia dei pisani, verrà liberata nel 1369 da Carlo IV di Boemia, che riconfermò la sovranità della repubblica lucchese sulle sue vecchie “Terre”, nel 1373 Cecchinello di Vincenzo Nobile di Pugliano in cambio di denari cedette ai lucchesi i diritti del casato, la Repubblica di Lucca diventata ormai padrona di Minucciano e delle sue “Terre” dette “Oltre Giovo” (Pugliano, Antognano....), per amministrarle istituì a Casola in Lunigiana la Podesteria di Casoli Pugliano, dopo aver trascorso un periodo di pace e serenità sotto la Signoria lucchese di Paolo Guinigi,che terminò nel 1430 con il riaccendersi della guerra fra Lucca e Firenze, subita l’occupazione fiorentina il 14 giugno fu costretto dagli eventi, a giurar fedeltà a Firenze, il dominio fiorentino durò pochi anni, nel caos politico venutosi a creare in quel periodo in alta Garfagnana, con l’arrivo dei Marchesi di Ferrara, diventati protettori di molte “Terre” garfagnine, nel 1449 Minucciano e la maggior parte dei castelli (fra i quali Pugliano) della vecchia Podesteria lucchese di Casoli, riuscirono nuovamente a riconfermare a Lucca, il loro vecchio giuramento di fedeltà. Nel 1463 Lucca istituirà la Vicaria di Minucciano e Pugliano ne farà parte, trovandosi coinvolto più di una volta nei tragici eventi bellici che sconvolsero dal 1585 al 1618 la Garfagnana. La chiesa di Pugliano intitolata a S.Jacopo, sottoposta alla Pieve di S.Lorenzo fu fondata secondo una tradizione locale, lungo una via di pellegrinaggio diretta al più famoso “Camino italiano de Santiago Compostela”, intorno all’VIII secolo. Altre foto: Chiesa di S.Jacopo Oratorio Madonna del Soccorso Vicolo N°1 - N°2 - N°3 - N°4 - N°5 - N°6 |
Il castello di Pugliano |
Oggi del glorioso castello di Pugliano restano diverse tracce, oltre ad una porta nei pressi della chiesa, alcuni scavi archeologici realizzati nella parte più in alto del paese, a ridosso di un tratto delle sue mura restaurate da poco tempo, hanno riportato alla luce le fondamenta della rocca. Altre foto: Porta Castello N°1 - N°2 - N°3 Mura della rocca N°1 - N°2 |