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                    Grotta del Vento
La Grotta del Vento, una fra le più famose in Italia, ubicata a 600 mt s.l.m., al centro del Parco Naturale delle Alpi Apuane, al suo interno offre uno spettacolo unico, stupendo il visitatore che si addentra fra quelle antiche gallerie fossili, scavate dall’acqua, padrona incontrastata di quelle cavità ornate da stalattiti e stalagmiti policrome, sempre percorse da un velo d'acqua, che ne ravviva il colore e la bellezza,splendidi laghetti, fiumi sotterranei, cascate e sifoni, completano quest’opera d’arte, costruita dalla natura in milioni d’anni. Al suo interno, si snodano tre percorsi visitabili in tre ore, per un totale di 3500 mt
Il primo percorso, ha un andamento pianeggiante, ricco di concrezioni calcaree (durata 1 ora).
Il secondo percorso, comprende anche il primo, inizia da un profondo baratro, per poi proseguire con una leggera discesa, incontrando nella parte finale un fiume sotterraneo (durata 2 ore).
Il terzo percorso, comprende anche gli altri due è caratterizzato dalla presenza di grandi pozzi verticali (durata 3 ore)
   
Teatrino di Vetriano
Web   www.failucca.it     Info  failucca@failucca.it  
Prenotazioni visite guidate  tel. 0583/358131
Il teatrino di Vetriano (Pescaglia), con i suoi 70 mq, nel 1997 entrò nel libro dei “Guinnes dei primati”, come il teatro più piccolo del mondo. Nel 1889 l’ing.Biagini, donò alla piccola comunità di Vetrino, un fienile da adibire a teatro, la popolazione accolse favorevolmente la donazione e 22 persone, diedero vita a una “Società Paesana”, versando una tantum di 2 lire, e autotassandosi di 50 centesimi al mese più la manovalanza. A lavori ultimati, il teatro venne dedicato al maestro A. Catalani, ma in seguito la popolazione lo soprannominò “La Bomboniera”. Il teatro nonostante le dimensioni ridotte, è fornito di tutte le attrezzature necessarie, per mettere in scena le opere di prosa e le commedie musicali, dispone di una platea e di due balconate, la prima al centro, ha anche il palco d’onore, la seconda è la classica Piccionaia.
 Le balconate sono accessibili dall’esterno, tramite una scala e una terrazza (foto in basso a destra), la biglietteria è una piccola finestra a destra della porta d’ingresso (foto in basso a sinistra). Il teatro attualmente è di proprietà del FAI, che organizza la stagione teatrale ( info www.failucca.it ) e su prenotazione
( tel.0583/358131) visite guidate all’interno della struttura,
 
Eremo di Calomini
A pochi chilometri da Gallicano, tra fitti boschi di lecci, incassato nella parete di uno strapiombo roccioso, alto circa 90 metri, si erge l’Eremo di Calomini, santuario dedicato a  S.Maria ad Martires, più comunemente chiamato “Santuario della Madonna dell’Eremita”
Sull’origine di questo santuario, che oggi ospita i frati dell’ordine dei Cappuccini, esistono varie versioni, una risalente all’anno mille, narra di alcuni pastori, che trovarono in quel luogo un pezzo di legno di salice, dove era abbozzata l’immagine della Madonna, un’altra narra di una donna,  che rimase illesa, dopo esser caduta giù dallo strapiombo, grazie all’invocazioni rivolte alla Madonna, durante la caduta, un’altra ancora, narra di una giovane pastorella, che trovò la statuetta di legno, vicino a una sorgente che sgorgava dalla roccia e quando la statuetta venne portata in una chiesa a Gallicano, scomparve per riapparire nel luogo del ritrovamento.
La prima chiesa, venne scavata nella roccia, usando solo degli scalpelli, a cavallo tra il 600 e il 700 grazie alle offerte ricevute, fu ampliata, la grotta e venne costruito il duplice colonnato che la rese più maestosa
 
 
 
 
Mulino biologico  (Fabbriche di Vallico)
A Fabbriche di Vallico, caratteristico paese della Val di Turrite, recentemente è stato ristrutturato un’antico mulino risalente ai primi anni del 1700.
La ristrutturazione, non è stata fatta a “casaccio”, ma seguendo dei criteri ben precisi, riportando il mulino al suo antico splendore e confermandolo come
“Mulino Biologico”
La struttura, si articola su due piani, il piano superiore, pavimento rigorosamente in tavole non verniciate, viene adibito a magazzino per lo stoccaggio dei prodotti, in attesa della molinatura (castagne secche, grano e farro),  mentre al piano inferiore, troviamo le quattro macine in pietra, azionate dalla limpidissima e pura acqua della Turrite, le macine vengono sostituite a ogni tipo di molitura, per il farro e il grano, vengono usate pietre di granito o di pietra focaia, mentre per le castagne, si utilizzano pietre arenaie, tra le farine prodotte da questo mulino, spiccano il “Farro della Garfagnana”prodotto IGP e la “Farina di Neccio della Garfagnana” prodotto DOP ( la descrizione di questi prodotti è disponibile nella nostra rubrica Prodotti tipici  )
 Visitarlo non è facile, bisogna chiedere il permesso al gestore, se lo trovate  chiuso, non disperate, sappiate che a pochi metri dal mulino il gestore ha aperto un punto di assaggio di prodotti tipici locali sempre aperto. Buona fortuna.
 
La casina della Befana  Pegnana (Barga)
(Foto a cura di Stefano Amaducci)
La casina della befana è visitabile tutto l'anno su prenotazione
Web   www.befanabarga.it              Info befanabarga@virgilio.it
In tutta la provincia di Lucca la sera del 5 gennaio, rivive un’antica tradizione popolare “La Befana”, quella sera non c’è paese dove la simpatica vecchietta accompagnata dai suoi “Befanotti” vada di casa in casa a cantare i suoi ritornelli e a portare doni e chicchi ai bambini, ma attenzione per i più birichini c’è solo il carbone!
Viene viene la Befana
vien dai monti a notte fonda
Come è stanca!
La circonda,
neve e gelo e tramontana.
Viene viene la Befana
                                          “G. Pascoli”

 

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