Borgo a Mozzano sorse in epoca imprecisata lungo la via romana detta Clodia Nova o Clodia Seconda, che risalendo il fiume Serchio collegava Lucca con l’alta Garfagnana (per poi proseguire verso Luni e il nord d’Italia), il suo nome pare derivi da uno dei templi, edificati lungo questa strada (uno ogni due miglia partendo da Lucca) e considerati anche come punti di riposo o “tappe”per i viaggiatori, dai quali presero vita diversi borghi, “Sexto” (Sesto di Moriano), “Octavo” (Valdottavo), “Decimo” (Diecimo)…..fino ad arrivare alla sesta “tappa detta ” Prope Decimo” l’attuale Borgo a Mozzano. Le prime notizie documentate del paese risalgono all’879, quando il Vescovo di Lucca Gherardo I, allivellò dei beni posti in “Mozzano prope Decimo” a Orso Chierico figlio di Adelmanno, altre notizie del borgo si hanno intorno al Mille, nel 904 il Vescovo Pietro II (896-932) allivellò a un certo Gumberto una metà di alcuni beni locati in”Mozzano” e nel 983 il Vescovo di Lucca Teudogrimo allivellò altri beni al Visconte Fraolmo. Nel XII secolo i Lucca iniziò la sua penetrazione lungo la valle del Serchio, con lo scopo di assoggettare l’intera Garfagnana, molti castelli per sottrarsi al loro dominio si allearono con i pisani, scatenando l’ira dei lucchesi, che nel 1170 organizzarono una spedizione punitiva in Garfagnana, per sedare la rivolta, un anno dopo nel novembre del 1171 i pisani con un folto esercito passarono al contrattacco scontrandosi a Borgo a Mozzano con i lucchesi, comandati dal Podestà Gualtierotto Castagnacci, che nonostante la loro inferiorità numerica dopo una cruenta battaglia riuscirono a sconfiggere i pisani. Lucca nel 1272 per amministrare le “Terre” assoggettate nella valle del Secchio, istituì quattro Vicarie inserendo Borgo a Mozzano nella Vicaria di Coreglia, che inseguito alla pace stipulata fra Lucca e Firenze nell’ottobre del 1342 venne ceduta a Firenze, a questa cessione si oppose il Vicario di Coreglia Francesco Castracane che radunato un esercito nel 1352 affrontò a Borgo a Mozzano i fiorentini subendo una netta sconfitta, nonostante la sconfitta nello sviluppo degli eventi bellici in Garfagnana, il Castracane riuscì a tenersi la Vicaria e l’8 maggio 1355 l’Imperatore Carlo IV di Boemia la trasformò in Contea, Borgo a Mozzano così entrò a far parte della Contea di Francesco Castracane, che terminò alla morte del Conte, con la fine della Contea Borgo a Mozzano rientrò sotto il dominio di Lucca e di nuovo venne inserito nella Vicaria di Coreglia, ma questa volta il Vicario lo scelse come luogo di residenza, fatto che nel 1562 porterà il paese ad essere sede di una propria Vicaria. La neonata “Vicaria di Borgo a Mozzano”, all’inizio comprese oltre agli attuali borghi del suo comune, alcune terre della Val di Lima e il territorio di Pescaglia, ai primi del XVII secolo si riaccesero le lotte di confine fra i lucchesi e gli estensi dislocati a Fabbriche di Valico, Lucca per meglio contrastare le incursioni degli uomini dei castelli estensi nel 1602, istituì una nuova Vicaria con sede nel castello di Pescaglia denominata “Vicaria di Pescaglia” con giurisdizione sull’intera Val di Roggio, Borgo a Mozzano così vide ridursi drasticamente i suoi confini, che col successivo passaggio dei paesi della Val di Lima “Pieve di Monti di Villa, Bugnano, Lugnano, Granaiola e Fornoli” al comune di Bagni di Lucca assunse gli attuali confini
Chiese di Borgo a Mozzano
Chiesa di S.Jacopo La chiesa di S.Jacopo edificata probabilmente fra l’XI e il XII secolo, alla fine del XVI secolo venne ristrutturata completamente ( Jacopo dalla Cune fu l’autore del nuovo disegno), gli altari interni da dieci furono ridotti a sette, l’antica facciata in pietra venne intonacata e le pareti laterali furono abbattute e le loro fondamenta servirono per sorreggere i colonnati delle nuove navate laterali, alla fine dei lavori il 17 gennaio 1616 dopo esser stata riconsacrata fu aperta al culto. L’imponente torre campanaria, utilizzata anche come fortezza adibita alla difesa della via Clodia pare sia stata costruita secondo alcuni studi, dalla Contessa Matilde quando questa fece riparare l’antica via romana in quel periodo dissestata in molti tratti (nel 1429 anche Rinaldo degli Albizi la utilizzò come fortezza), nel corso dei secoli il campanile venne ristrutturato più di una volta, nel 1559 e nel 1877 vennero effettuate le ristrutturazioni più importanti. Nella chiesa è conservata la Madonna Robbiana, appartenente all'antico Oratorio della Maddalena, fondato presso il Ponte non a caso detto "della Maddalena", anche se spesso viene chiamato "Ponte del Diavolo"
Chiesa di S.Rocco
La chiesa di S.Rocco, assunse l’attuale fisionomia, in occasione dell’ultima grande ristrutturazione, effettuata dall’architetto Michele di Lucca, nel 1791, quest’ultimo rifacimento, comunque fu preceduto da una serie di ampliamenti, più o meno importanti, iniziati fin dalla sua fondazione, avvenuta intorno al 1525, quando alcuni esponenti della Confraternita dei SS.Rocco e Sebastiano di Cerreto, decisero di andare ad abitare più a valle, nel nuovo borgo (Borgo a Mozzano) che sempre più stava sviluppandosi, intorno alla chiesa di S.Jacopo, nello stesso periodo, a poca distanza dalla chiesa, venne fondato anche il Convento di San Francesco. Il nuovo Oratorio intitolato ai SS.Rocco e Sebastiano, ben presto diventò fondamentale, per tutta la popolazione residente a ponente del borgo e fu necessario intervenire più di una volta, sulla sua fabbrica, per poter ospitare tutti i suoi fedeli, al suo interno ancora oggi, in ricordo dei suoi fondatori e del loro gesto, è visibile una tavola realizzata da Francesco Cellini, nel 1581, raffigurante i due Santi, inizialmente contitolari del primitivo Oratorio.
Convento dei PP. Francescani
La costruzione del Convento dei PP. Francescani, venne iniziata nel 1526, dai Padri Osservanti di S.Francesco, arrivati nel borgo ai primi del 1500 e stabilitisi all’interno del piccolo oratorio del SS.Crocefisso, dal dove iniziarono a raccogliere l’elemosine necessarie per avviare la costruzione del Convento, negli affreschi realizzati nel 1635-37 da Domenico Manfredi di Camaiore, all’interno del portico che circonda il chiosco, sono visibili ancora oggi alcuni stemmi dei principali benefattori. Attualmente Il Convento è stato riconvertito in un centro per anziani, gestito dalla Fraternità di Misericordia di Borgo a Mozzano, una delle più importanti Confraternite della Mediavalle del Serchio, che assiste con i suoi molteplici servizi, anche i comuni limitrofi.
Chiesa del Santissimo Crocifisso
L’Oratorio del Santissimo Crocifisso, ha origini antiche e sconosciute, anche se le prime notizie documentate della chiesa risalgono ai primi del XVI secolo, ma come afferma Francesco Maria Pellagrini , nei suoi studi (pubblicati in “Borgo a Mozzano e Pescaglia nella storia e nell’arte”), sarebbe stata fondata, in una delle aree più antiche di Borgo a Mozzano, qui secondo lo storico, sarebbe nato anche il primo nucleo abitativo e il primo castello detto “Maccione”. Nel primo decennio del ‘500, l’Oratorio ospitò i primi Padri Osservanti di S.Francesco, i fondatori del Convento di San Francesco, allo stesso periodo dovrebbe risalire anche il Crocefisso venerato al suo interno, che secondo una leggenda popolare, in occasione della pestilenza del ‘600, salvò gli abitanti di Borgo a Mozzano.
Oratorio Madonne della Grazie L’Oratorio detto anche “Dei Ferri” o “Del Solco”, venne terminato alla fine del XVI secolo, per volere del Rettore di S.Jacopo e di Pellegrino Lunardi, figlio di Antonio Lunardi, colui che dopo aver eretto un primo tempietto o marginetta, vi vece dipingere l’immagine sacra della Madonna delle Grazie, mettendoci accanto una piccola cassetta per le offerte, di anno in anno la venerazione verso la Madonna, da parte della popolazione aumentò sempre di più e con essa anche il valore delle offerte, fino a quando il suo fondatore decise di costruire un Oratorio, cosa che non riuscì a fare a causa del suo decesso, l’opera venne comunque portata a termine dal figlio e dal Rettore, attualmente la Madonna delle Grazie, è la Santa Patrona del comune di Borgo a Mozzano e viene festeggiata ogni tre anni, il secondo lunedì dopo la domenica in Albis o della (Divina Misericordia).
Ponte della Maddalena detto “Del Diavolo”
Dopo il Mille la Contessa di Matilde di Canossa per facilitare il commercio ed il transito nella valle fece costruire a Borgo a Mozzano un ponte sul fiume Serchio “Il Ponte della Maddalena” detto anche “Del Diavolo” che oggi è diventato il simbolo del paese, questo caratteristico ponte a “schiena d’asino” formato da tre arcate piccole e asimmetriche e una principale molto ampia e alta, in quei tempi destò meraviglia e stupore nelle persone che vi transitavano sopra e dai loro racconti nacque la leggenda ancora oggi narrata che vide il Diavolo come vero costruttore. Nel XIV secolo il ponte molto danneggiato venne ricostruito da Castruccio Castracane (i segni di quest’intervento sono sempre ben identificabili nella sua struttura) e intorno al 1526 assunse il nome di “Ponte della Maddalena” da un piccolo oratorio dedicato alla Maddalena, collocato nei suoi pressi, sulla riva sinistra del Serchio.
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