Stazzema | Stazzema Google maps |
I borghi di Stazzema |
Pag.1 | Farnocchia Pomezzana |
Pag.2 | Pruno e Volegno Terrinca |
Pruno e Volegno | ||
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Terrinca |
Per il Tognocchi, il borgo di Terrinca sarebbe stato fondato da una piccola colonia (forse minatori), provenienti dalla città calabra di “Teriana”, conosciuta anche come “Terina”, ricca di miniere d’argento e di ferro, distrutta dalle truppe di Annibale nel lontano 389, alcuni terriani in fuga dalle loro città, probabilmente si insediarono fra quelle montagne, ricche di minerali per continuare la loro attività mineraria, da ciò “Terra Ricca”,che per il Tognocchi nel corso dei secoli si sarebbe evoluta in Terrinca, ma nonostante queste premesse, le prime notizie documentate di Terrinca, le troviamo all’interno di un testamento, redatto il 19 febbraio 766, da un certo Tassilone, con il quale questo ultimo, donò dei beni al monastero di Camaiore in loco “Terrincae”. Dopo il Mille, Terrinca appartenne per un lungo periodo ai nobili di Corvaia e Vallecchia, il borgo unito a Levignani, andò a formare un piccolo comune, che verrà citato all’interno dello statuto lucchese del 1308, dove risulta partecipare con un cero da 8 libbre alla processione di Santa Croce, come segno di sudditanza lucchese. Con la fine della Signoria lucchese di Paolo Guinigi, in Versilia la sovranità lucchese iniziò a vacillare, fiorentini, pisani e genovesi approfittando della vulnerabilità di Lucca, per quasi un secolo cercarono di sottrarli più Terre possibili, nel 1437 Lucca rientrata in possesso (alcuni anni prima) delle Terre versiliesi, fu costretta a cederle come pegno ai genovesi, che nel 1484 vennero cacciati da quelle montagne, dalle armate di Lorenzo dei Medici che forti di 7.000 fanti invasero la Versilia, dieci anni dopo grazie a Carlo VIII, Lucca per un breve periodo rientrerà in possesso di Terrinca, ma nel 1513 grazie ad un arbitrato di Papa Leone X, il paese finirà definitivamente sotto la giurisdizione fiorentina, fino all’Unità d’Italia, eccetto il breve periodo napoleonico. La storia della chiesa di Terrinca, intitolata ai Santi Clemente e Colombano, che oggi possiamo ammirare nella sua terza ricostruzione (completata nel 1897), in uno dei più bei punti panoramici dell’alta Versilia, iniziò in epoca imprecisata, anche se alcuni storici ipotizzano una sua fondazione nell’VIII secolo, questa primitiva chiesa sottoposta alla Pieve di Vallecchia, appartenente alla Diocesi di Luni, che abbracciò fino al 1539, anche il popolo di Levignani, ottenendo il Fonte Battesimale solo nel 1406, alla fine del XVI, la chiesa ritenuta inadatta dai suoi fedeli venne ricostruita interamente, la consacrazione della nuova fabbrica a tre navate, avvenne il 25 aprile del 1599, per mano del Vescovo Salvago, della Diocesi di Luni e Sarzana, Diocesi che la chiesa abbandonerà nel 1789, per finire temporaneamente sotto la Diocesi di Pontremoli, prima di venire sottoposta definitivamente all’Arcidiocesi di Pisa (1798) Altre foto: Terrinca Chiesa dei Santi Clemente e Colombano Oratorio S.Rocco (XVI sec.) Vicolo N°1 - N°2 - N°3 - N°4 - N°5 - N°6 - N°7 - N°8 - N°9 - N°10 - N°11 |