Il
Sillico è un borgo fondato probabilmente in epoca romana, gli
storici esaminando l’etimologia del toponomio hanno formulato
più di un’ipotesi ma tutte riconducibili all’epoca romana, anche
se quella zona dell’Appennino, ospitò numerosi insediamenti Liguri-Apuani.
Secondo lo storico Pacchi, il termine Sillico potrebbe derivare
da “Serico”, ”Sirico” e “Silico”, dove “Serico” può essere
un’abbreviazione di “Syriacus” (reduce dalla Siria), ipotesi
plausibile vista l’usanza romana di assegnare delle terre, ai
soldati più valorosi al momento del congedo, per lo storico
Pieri invece il termine Sillico, deriverebbe dal “Vicus Syllicus”.
Il
Sillico antico feudo dei Gherardinghi (X secolo), fin dal XII
secolo cercò di sottrarsi al dominio di Lucca, chiedendo
protezione al Papa e ai suoi alleati (i pisani), ma alla fine di
una serie di eventi bellici svoltesi in Garfagnana fra i due
schieramenti (lucchesi e pisani), i Gherardinghi furono
costretti a cedere le loro “Terre” al Comune di Lucca, che nel
riordino dei loro possedimenti del 1272, posero il Sillico sotto
la giurisdizione della “Vicaria di Castiglione”, successivamente
i lucchesi nel 1374, al castello del Sillico unirono la comunità
di Capraia.
Nella “Bolla” di Carlo IV del 1376, troviamo citato anche il
suo castello “Castrum Sillici” , fortezza che nel corso del XIV
secolo, rimase coinvolto più di una volta nelle numerose guerre
che si svolsero in Garfagnana, soprattutto dopo la morte del
condottiero lucchese Castruccio Castracane, nel 1401 Paolo
Guinigi Signore di Lucca, la incluse nella lista delle
fortificazioni da ristrutturare e rafforzare.
Il
17 dicembre 1429, gli uomini del Sillico si ribellarono
nuovamente a Lucca, approfittando del caos politico causato
dalla caduta della Signoria di Paolo Guinigi, chiesero ed
ottennero protezione dal Duca di Ferrara Niccolò d’Este e per
primi in Garfagnana (insieme alla comunità di Capraia) issarono
sulle loro fortezze la bandiera estense.
Gli estensi quando costituirono la “Provincia Estense della
Garfagnana”, inserirono il Sillico sotto la giurisdizione della
“Vicaria Estense di Castelnuovo” e il borgo da quel momento ne
condivise le sorti fino all’Unità d’Italia.
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