Le
due località di Villa Roggio e Castel di Roggio, ubicate a poca
distanza l’una dall’altra in Val di Roggio, anticamente furono
indicate solo con il termine Roggio, toponomio di origine latina
che derivò da “Rogium”, terra ricca di rivoli d’acqua,
caratteristica questa, che ancora oggi quel tratto di valle ha
mantenuto inalterata, la terra di Roggio composta da due
borgate, una priva di difese detta “Villa” e una incastellata
detta “Castello”, la troviamo citata per la prima volta in un
atto dell’828, con il quale viene fondata la chiesa di Villa
dedicata a S.Stefano, per mano di Aliprando del fu Aliperto di “Rogio”,
mentre i due termini “Castello” e “Villa”, verranno citati in
due documenti datati 1006 e 1308.
La
borgata fortificata del “Castello”, viene rammentata per la
prima volta in una carta del 1006, dove un certo Ranieri cede al
Capitolo di S.Martino di Lucca, alcuni suoi beni locati a
Castello di Roggio, mentre in un successivo documento del
1048, viene citata anche la sua chiesa intitolata a S.Michele,
“S.Michelis de Castro Rogii”, come verrà rammentata nel Catalogo
degli Estimi del 1260,
mentre “Villa”, nonostante la sua chiesa appaia nel documento
più antico, viene citata solo nello Statuto Lucchese del 1308,
con il quale la Repubblica riordinò il proprio territorio, anche
nel Catalogo degli Estimi del 1260, uno dei documenti più
completi e importanti della lucchesia troviamo riportata solo la
chiesa e la Terra di Roggio, “Ecclesia S.Stefani de Valli Rogii”.
La
chiesa di S.Stefano di Villa, sottoposta fin dalla sua
fondazione alla Pieve di S.Maria di Diecimo, nel corso della sua
storia subì diverse ristrutturazioni, le più importanti
avvennero alla fine del XIV secolo (fu riconsacrata il 4 giugno
1391) e a metà del XVI secolo.
La
Terra di Roggio tra il 1125 e il 1182 fu sconvolta da un grande
smottamento, che riguardò il castello, una serie di frane
trascinarono a valle l’intero “Castrum” e la maggior parte delle
case, fu risparmiata solo la chiesa, che la Diocesi di Lucca
provvide ad unire a quella di Colognora, dopo questo triste
evento, la sua storia non si discosta più di tanto da quella di
Pescaglia, attualmente suo capoluogo comunale e un tempo anche
sede della Vicaria lucchese di “Vicaria di Pescaglia o di
Valdiroggio” (1670 – 1806).
Altre foto:
Villa Roggio
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