Perpoli (da “Mons Perperam”,
trasformato poi in “Perpero”) e il suo castello per tutto il
medioevo, ricoprirono un ruolo importante nel sistema difensivo di
Lucca, collocato sopra un colle delle Alpi Apuane, dal quale era
possibile controllare il fondovalle di Castelnuovo e di Gallicano,
venne utilizzato più di una volta dai Lucchesi come punto
d’osservazione, per la difesa della loro fortezza di Castiglione
Garfagnana (caposaldo Lucchese in territorio Estense).
Questo
piccolo borgo longobardo, per volere del Vescovo di Lucca dato in
feudo ai Cattanei di Garfagnana, viene ricordato per la prima volta
in una pergamena del 28 giugno 952, nella quale il Pievano di
S.Cassiano di Barginne un certo Adalfridi, allivellò dei beni a
Gottifredo e Teuperto situati in località “Perpero”.
Perpoli, nell’XI secolo quando i Lucchesi iniziarono a penetrare in
Garfagnana, lottò a lungo per non finire sotto la loro
giurisdizione, nel 1170 il Visconte Veltro da Corvaia, consorte dei
Cattanei di Garfagnana per difenderlo dalle milizie Lucchesi lo
rafforzò con i suoi soldati, ma Lucca decisa a vendicarsi dei Comuni
della Garfagnana, accusati di aver rinnegato l’antica amicizia che
li legava, per punirli inviò nella valle i soldati del quartiere
S.Pietro e Gervasio, al comando di Beradigo da Bozzano del casato
dei Figli d’Ubaldo, il castello di Perpoli nonostante i rinforzi
avuti venne espugnato e riportato sotto le insegne di Lucca.
Nel
1228, mentre in Italia infuriava la lotta fra l’Imperatore Federico
II (Lucca si schierò a suo favore) e il pontefice Gregorio IX, un
castellano di Perpoli appartenente probabilmente al ramo dei
Cellabaroni, in gran segreto giurò fedeltà al Papa rinnegando
un’altra volta Lucca, ma questa volta i Lucchesi riuscirono a
riprendersi i possedimenti senza guerre, ottennero (con i denari)
dallo stesso Federico II l’Investitura Imperiale sulla Garfagnana.
I
lucchesi rientrati in possesso della Garfagnana, per amministrarla
la suddivisero in Vicarie, inizialmente Perpoli fece parte della
Vicaria di Barga (1272), ma poi quando quest’ultima si diede ai
Fiorentini (1341), venne inserita definitivamente in quella di
Gallicano (eccetto alcuni brevi periodi) fino al XIX secolo.
Il 3
febbraio 1430, gli uomini di Perpoli stanchi di rimanere coinvolti
nelle continue lotte svoltesi nella valle fra Firenze e Lucca,
insieme all’intera Vicaria di Gallicano e ad altri comuni della
Garfagnana, chiese protezione al Marchese Leonello d’Este, i
Lucchesi come prevedibile non accettarono l’intrusione Estense nella
valle e dopo essersi riorganizzati nel 1440 tentarono un colpo di
mano su Gallicano non riuscendovi, l’intervento delle truppe di
Borso d’Este accorse in aiuto del borgo, costrinsero i Lucchesi a
una precipitosa fuga, Lucca non si arrese e chiese l’intervento di
Papa Nicolò V, che il 28 aprile 1451 ridisegnò i confini della
Garfagnana, ponendo Perpoli nuovamente sotto Lucca e il vicino
Palleroso sotto gli Estensi.
All’improvviso il castello di Perpoli con il vicino valico di
Monteperpoli, come già detto all’inizio, divenne fondamentale per
Lucca, impegnata a contrastare gli Estensi, con i suoi due castelli
di Castiglione e di Minucciano rimasti imprigionati nella Provincia
Estense della Garfagnana.
Oggi
dell’antico castello rimangono solo alcuni tratti delle mura di
cinta e tre porte d’ingresso del castello, due integre (
N°1 -
N°2
) e
una rimaneggiata nel corso dei
secoli.
La sua
chiesa (
N°1 -
N°2
) parrocchiale intitolata a
S.Michele Arcangelo di origine Longobarda, viene citata per la prima
volta nella “Bolla” del pontefice Alessandro III e successivamente
nel Catalogo degli Estimi della Diocesi di Lucca del 1260, il 1
settembre del 1388 ottenne il “Fonte Battesimale”da Papa Urbano VI,
in quei giorni in visita a Lucca
Quando
nel borgo si rese necessario costruire una nuova chiesa, il popolo
di Perpoli decise di costruirla di fronte alla vecchia (
N°1 -
N°2 ), senza abbattere
(e abbandonare in seguito) la vecchia struttura, cosi oggi Perpoli
in onore del suo santo patrono ha due chiese, una di fronte l’altra,
con in mezzo l’antica
torre-campanaria (
N°1 -
N°2 )
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