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I borghi di Fabbriche di Vallico
Vallico di Sopra   Vallico di Sotto

 

Vallico di Sopra
Vallico di SopraL’origine e la storia del borgo di Vallico di Sopra, va di pari passo con quella del vicino Vallico di Sotto, nel 1975, il Centro di Studi Archeologici di Lucca e l’Istituto di Antropologia e Paleontologia Umana dell’Università di Pisa, effettuarono degli scavi archeologici all’interno della Buca di Castelvenere o Tana delle Fate, affascinante grotta che nel lontano ‘800, già destò l’interesse dello storico Raffaello Raffaelli in “Descrizione geografica storica economica della Garfagnana”, all’interno della cavità un grosso antro, dal quale si dipanano oltre mille metri di gallerie più o meno accessibili (oggi meta di escursioni speleologiche), furono rinvenuti molti reperti in bronzo (anelli, piccoli cani e figure femminili) risalenti al V sec. a.C. oltre a molti resti ossei di animali che ipotizzarono un suo utilizzo per scopi rituali, facendo supporre l’esistenza in loco di alcuni insediamenti pre-romani, che collocano probabilmente Vallico di Sopra e Vallico di Sotto fra i più antichi borghi della Garfagnana, nonostante tutti e due vengano citati in un documento solo nel 997.
A Vallico di Sopra sono presenti due chiese, la parrocchiale e la più antica, intitolata a S.Michele che una leggenda locale la vorrebbe fondata dalla Contessa Matilde, venne edificata fuori dal paese lungo l’antica strada che conduce a Cardoso e sul monte Gragno,  rispettando la tradizionale collocazione delle prime chiese, che dovevano essere facilmente raggiungibili da più punti, nonostante in passato abbia subito dei restauri, dovuti ad un vecchio incendio e all’usura del tempo mantiene sempre la sua struttura romanica a tre navate, la seconda chiesa intitolata a S.Rocco posta dentro il paese venne edificata nel ‘600 alla fine dell’ultima epidemia di Peste, le due chiese sottoposte inizialmente alla Pieve di Gallicano, nel XIX secolo vennero inserite per un certo periodo nella diocesi di Massa, la stessa sorte toccò anche al borgo e dell’intero comune di Trassilico, che con il riordino territoriale causato dall’Unità d’Italia, entreranno a far parte della provincia di Massa, poi nel 1923 il comune di Trassilico rientrerà nella provincia di Lucca e nel ’47 Vallico di Sopra,Vallico di Sotto e Gragliana, si staccheranno da Trassilico andando a formare il comune di Fabbriche di Vallico.
 
Altre foto:   Vallico di Sopra      Chiesa di S.Rocco N°1 - N°2      Immagine sacra     Antica porta d'accesso al borgo N°1- N°2
Vicolo N°1 - N°2 - N°3 - N°4 - N°5 - N°6 - N°7 - N°8 - N°9
Vallico di Sotto
Vallico di SottoL’origine di Vallico di Sotto si perde nella notte dei tempi, insieme al vicino borgo di Vallico di Sopra, sorse in un tratto della valle della Turrite Cava, abitata fin dai tempi dei Liguri-Apuani (V sec. a.C.) e colonizzata dai romani intorno al II – I sec a.C. ma nonostante queste premesse, verranno citati per la prima volta in un documento, solo nel 997 “Valivo et alio Valivo”, anche se il Pacchi afferma nei suoi studi, che già nel 700 il Comune di Vallico di Sotto risulta fedele all’Imperatore, in un documento successivo datato 1067, inoltre vengono citati i suoi feudatari i Ronaldinghi e la sua chiesa intitolata ai SS.Jacopo e Filippo, che nel 1357 riceverà dalla sua Pieve (S.Jacopo di Gallicano) il fonte Battesimale e il diritto di sepoltura.
Nel XIII secolo Vallico di Sotto finirà sotto il dominio lucchese, venendo inserito nella Vicaria di Barga, fino a quando quest’ultima approfittando del caos politico che si verificò a Lucca, con la morte di Castruccio Castracane, si diede volontariamente ai fiorentini, Vallico di Sotto e gli altri paesi della riva destra del Serchio appartenenti alla Vicaria di Barga, vennero incorporati nella nuova Vicaria di Gallicano “Vicaria Gallicani”, istituita dai pisani, padroni in quel momento della valle del Serchio, i lucchesi alcuni anni dopo riuscirono a riprendersi le vecchie terre (eccetto Barga), ma con la fine della Signoria di Paolo Guinigi (1430), Lucca ritornò alla merce del miglior offerente, pisani e fiorentini ritornarono a spadroneggiare in val di Serchio, però questa volta su richiesta di molti castelli garfagnini, si presentò un terzo incomodo, gli estensi che stravolsero il traballante assetto politico di quel momento, in pochi anni tutti i castelli della Garfagnana (eccetto Castiglione e Minucciano) finirono sotto la loro giurisdizione e nella nuova provincia Estense della Garfagnana, Vallico di Sotto fu sottoposto alla Vicaria Estense di Trassilico.
Nel 1512 i lucchesi approfittando della guerra in corso, fra gli estensi e Papa Giulio II riuscirono per un breve periodo a riprendersi Vallico di Sotto, ma poi dopo una serie di eventi più o meno turbolenti, che si susseguirono alla morte del Papa vennero ristabiliti i vecchi confini, confini che ai primi del 1600 furono nuovamente oltrepassati dai lucchesi, scesi in guerra con gli estensi, questa volta lo scontro fu duro, i lucchesi per alleggerire l’assedio di Castiglione assaltarono in forze tutti i paesi della Vicaria di Trassilico, portando la guerra nella valle, l’incursioni lucchesi più o meno violente, dureranno fino alla firma della decisiva pace fra i due schieramenti 27 agosto 1618, da allora il borgo non rimase più coinvolto in grandi fatti d’arme, anche se ci furono molte dispute fra i suoi abitanti e i paesi vicini rimasti sotto Lucca, questa situazione politica durò fino all’Unità d’Italia, poi in tempi recenti 1923 Vallico di Sotto, entrò a far arte della Provincia di Lucca.
 
Altre foto:        Vallico di Sotto  N°1 - N°2           Chiesa             Antico portale            Porta d'ingresso al paese N°1 - N°2    
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