Con il termine Controneria, oggi indichiamo una vasta area collinare, della riva destra del torrente Lima, compresa fra i suoi due affluenti, Camaione e Scesta, le prime notizie di quest’area le iniziamo ad avere, con l’insediamento nella regione dei Longobardi che nel loro riordino territoriale, qui istituirono il “Fines Contronense”, inizialmente questo “Fines” controllato e soggetto ad un importante “Castrum” locato in Controne, ricoprì un’area ben più vasta dell’attuale, ma che ancora oggi, per la scarsità di documentazione non riusciamo a delimitare con certezza (e difficilmente riusciremo a far chiarezza), visto che alcune località citate nelle prime pergamene medievali non sono state identificate e che ad un certo punto, all’interno del “Fines” troviamo due chiese battesimali, andando così ad aggiungere altra confusione, nella già ingarbugliata storia della Controneria. Nelle prime pergamene arrivate ai nostri giorni, viene rammentata la sola Pieve di S.Giulia, in loco Controne, che intorno al X secolo appare citata come Pieve di S.Giulia in loco Villa o in loco Granaiolo a cui è sottoposta stranamente, anche la Pieve di S.Stefano di Bargi, come arriviamo a questa strana situazione di un plebanato con due Pievi, ancora oggi rimane un mistero, fra le varie ipotesi formulate, la più plausibile forse è quella sposata da alcuni storici locali, secondo i quali S.Giulia in loco Controne sorse a poca distanza dall’attuale Pieve di S.Giovanni Battista. Intorno all’800, alla chiesa di S.Giulia gli fu affiancata una nuova chiesa (S.Stefano di Bargi), le due chiese verso la metà del IX secolo, furono affidate allo stesso rettore, col passare degli anni la chiesa di S.Giulia in Controne andò lentamente in rovina, mentre le sue funzioni iniziarono ad essere espletate dalla nuova chiesa, nel frattempo in località Villa (Villa Terenzana) locata nell’area compresa fra la Valfegana e il torrente Camaione, che in quel periodo faceva parte del “Fines Contronense” fu edificata una nuova chiesa, a cui venne concesso il titolo di S.Giulia e il Fonte Battesimale, praticamente la vecchia chiesa di S.Giulia in loco Controne, fu ricostruita in un luogo più distante, probabilmente per agevolare le popolazioni di Villa Terenzana, a questa chiesa furono affidate le chiese poste a levante del torrente Camaione e la chiesa di Montefegatesi, questa strana situazione perdurò fino al XIII secolo, allorché la Pievania venne divisa in due plebanati e da quel momento con il termine Controneria, si iniziò ad indicare prevalentemente l’area sottoposta al plebanato della Pieve di Controne. La località Controne citata per la prima volta in una pergamena datata 758, potrebbe esser stata sede del più antico Comune medievale di Bagni di Lucca, nonostante la sua costituzione venga documentata solo nel 1215, in occasione di un suo giuramento di fedeltà nei confronti della Repubblica di Lucca, le prime autonomie del Comune di Controne, risalirebbero al periodo matildico, secondo gli storici locali, fu la stessa Contessa, concedendo agli uomini di Controne la “Consuetudines Bonas et Jura”, a gettare le basi della sua costituzione e grazie alla donazione fatta da Matilde di Canossa, dei suoi beni al Pontefice Gregorio VII, per un certo periodo il Comune di Controne, rimase alle dipendenze dirette della Santa Sede, sottraendosi temporaneamente al dominio dei lucchesi che in quel periodo, cercarono in tutti i modi di impossessarsi dell’intera valle del Serchio e alla fine del XII secolo, nonostante le armate di Lucca avessero sconfitto a Borgo a Mozzano una coalizione formata dai pisani e dai vari Signori della Garfagnana (detti anche i Cattanei), Controne lo troviamo citato fra i Comuni rimasti sempre liberi in Garfagnana, mentre nel secolo successivo la situazione mutò, Controne in Val di Lima fu uno dei primi Comuni a giurare fedeltà a Lucca (1215), ottenendo per i suoi uomini il privilegio della cittadinanza lucchese, anticipando di circa mezzo secolo, le altre Terre della valle del Serchio che vennero assoggettate da Lucca, grazie all’Investitura Imperiale, ottenuta dai lucchesi dall’Imperatore Federico II dietro un cospicuo versamento di denari. Nel nuovo riordino territoriale lucchese del 1308 Controne e le sue Terre entrarono a far parte della “Vicaria Terrarum Civium et Valli Lime”, ospitandone per un certo periodo anche la sede, comunque prima dell’istituzione della Vicaria, Controne insieme ai comuni di Montefegatesi e di Lugliano, fece parte di un primo ordinamento lucchese che fu detto “Capitania Terrarum Civium”. Nel 1429 le Terre di Controne attraversarono il periodo più triste della loro storia, quell’anno divampò nuovamente la guerra fra Lucca e Firenze, i fiorentini decisi a guastare il contado lucchese inviarono in Val di Lima le soldatesche di Niccolò Fortebraccia, la masnada del mercenario in breve tempo si impadronì dell’intero Comune di Controne, compreso Montefegatesi, compiendo una serie di atrocità che fecero inorridire gli stessi fiorentini, il dominio di Firenze nella valle si protrasse fino al 1434, quando grazie ad un trattato di pace fra le due fazioni, la Val di Lima ritornò nuovamente lucchese, da allora le Terre di Controne rimarranno sotto la giurisdizione di Lucca fino all’Unità d’Italia eccetto alcuni brevi periodi nei quali l’intera lucchesia fu sottoposta ad altri tipi di governo, come avvenne nel periodo napoleonico. Come accennato all’inizio, la Controneria oggi comprende diversi paesi i più importanti sede anche delle tre principali chiese sono S.Cassiano di Controne, S.Gemignano e Pieve di Controne, ai quali vanno aggiunti anche i centri minori di Guzzano, Gombereto, Longoio e Vetteglia, nel 1637 la Repubblica di Lucca divise la Controneria in due comunità, aventi in comune lo stesso statuto, alla comunità di San Cassiano di Controne, furono affidati i paesi del versante orientale, mentre alla Comunità di San Gemignano i paesi del versante occidentale (quello rivolto verso Bagni di Lucca). I paesi della moderna Controneria Gombereto Guzzano Longoio - Mobbiano Pieve di Controni San Cassiano di Controni San Gemignano di Controni Vetteglia |