Villa Collemandina | Villa Collemandina Google maps |
I borghi di Villa Collemandina |
Corfino Massa Sassorosso Sassorosso |
Corfino |
Corfino antico borgo medievale, ubicato sopra un’altura lungo le pendici della Pania di Corfino in una zona abitata fin dall’epoca Neolitica, deve il nome a un colono romano proveniente dall'Abruzzo (l’Aquila), che chiamò il podere assegnatoli come il suo paese nativo “Corfinium”. In epoca pre-romana la zona fu abitata dai Liguri-Apuani, popolo orgoglioso e tenace dedito principalmente alla pastorizia, che intorno al 180 a.C costrinsero i romani a una lunga e sanguinosa guerra, prima di farsi sottomettere e deportare nel Sannio. Nonostante l’antiche origini del borgo, la sua documentazione antecedente al XIII secolo è molto scarsa, dopo una prima citazione all’interno di una pergamena datata 793, bisogna arrivare fino al 1168 per ritrovarlo citato, “Bolla” di Papa Alessandro III inviata al pievano Jacopo della Pieve di Fosciana, dove viene nominata la sua chiesa”Ecclesia Sancti Laurenti de Corfino” e alcuni anni dopo nel 1192, le “Massae et Terrae in Corfini” vengono citate nel Registro Vaticano di Cencio Camerino (in seguito eletto Papa nel 1216 con il nome Onorio III). Come tutti i borghi della Garfagnana, all’arrivo dei Lucchesi nella Valle del Serchio, Corfino cercò protezione presso Papa Gregorio IX, in lotta contro l’Impero di Federico II (alleato dei Lucchesi) ma dopo la riconciliazione fra i due antagonisti, Lucca con i denari ottenne dall’Imperatore la giurisdizione sull’intera Garfagnana.Negli anni successivi alla morte di Catruccio Castracane (3 settembre 1328), condottiero e signore di Lucca, i suoi eredi esclusi dal comando della Signoria dal Bavaro (cinicamente senza mostrar gratitudine e benevolenza alla famiglia del suo amico e alleato fece i propri interessi), cercarono più di una volta di riprendersi la città, organizzando ribellioni e rivolte nel contado, una di queste coinvolse anche Corfino, nel 1370 Orlando e Alderigo Antelminelli appoggiati dal pisano D’Appiano, occuparono con le proprie soldatesche la rocca di Corfino, ma al sopraggiungere delle agguerrite milizie inviate da Lucca per sedare la rivolta, dopo esser stati sopraffati fuggirono oltre l’Appennino saccheggiando e devastando brutalmente il borgo. Sotto la Signoria di Paolo Guinigi, Corfino visse un periodo di pace e serenità, il Guinigi nel 1401 vista la posizione strategica del castello ne rafforzò le difese, in seguito con la sua caduta la situazione cambiò improvvisamente,i fiorentini da sempre nemici di Lucca riuscirono a impadronirsi di Barga ,facendone un loro caposaldo in territorio lucchese dal quale potevano partire per saccheggiare e depradare le “Terre” fedeli a Lucca, queste continue scorribande e scontri fra i due eserciti, spinse il 3 febbraio 1430 molti castelli fra i quali Corfino a chiedere protezione a Niccolò III d’Este Marchese di Ferrara. Gli Estensi, mantennero la loro giurisdizione su Corfino fino all’Unità d’Italia, eccetto alcuni brevi periodi (napoleonico e Repubblica Cisalpina). Oggi dell'antico castello restano poche tracce, la più interessante è un'antica Porta chiamata Volta dei CoppiDa Visitare L'intero borgo e il Parco naturale dell'Orecchiella e la Pania di Corfino N°1 - N°2 Altre foto Corfino Panorama Fontane pubbliche Chiesa S.Giuseppe Vicolo N° 1 - N° 2 - N° 3 - N° 4 - N° 5 - N° 6 - N° 7 - N° 8 |
Massa Sassorosso |
La storia del borgo di Massa Sassorosso, si accomuna fin dalla sua origine con quella di Sassorosso, i due paesi furono a lungo uniti fra loro, nella “Bolla d’Oro” emessa nel 1376 dall’Imperatore Carlo IV, sono citati sempre come “Comune Masse et Sassorossi”, nella Garfagnana “lucchese” (XIII secolo) il borgo venne inserito nella giurisdizione della Vicaria di Castiglione, poi nel 1430, approfittando della caduta della Signoria di Lucca di Paolo Guinigi, Massa Sassorosso chiese insieme a molti altri paesi della Garfagnana, protezione a Niccolò d’Este Marchese di Ferrara, riuscendo cosi a sottrarsi al dominio di Lucca, gli estensi dopo aver istituito “La Provincia Estense della Garfagnana”, inserirono il borgo nella giurisdizione della “Vicaria Estense di Castelnuovo”. Lucchesi ed estensi si fronteggiarono a lungo in Garfagnana e nel 1602, quando si riaccese nuovamente la guerra fra le due fazioni, Massa Sassorosso venne preso e saccheggiato dalle truppe lucchesi, ma il borgo grazie al pronto intervento delle truppe del generale Bentiviglio, riuscì a ritornare sotto le insegne estensi, rimanendoci fino all’Unità d’Italia. Ai primi del XV secolo, il popolo di Massa Sassorosso ottenne dal Vescovo di Lucca, il permesso di edificare un proprio oratorio dedicato a S.Michele, che nel 1645 verrà elevato al ruolo di chiesa parrocchiale. |
Altre foto: Chiesa di S.Michele N°1 - N°2 Antico stemma Antico Portone Vicolo N°1 - N°2 - N°3 - N°4 - N°5 - N°6 - N°7 - N°8 - N°9 - N°10 |
Sassorosso |
Sassorosso (da Saxo Rubeo, sasso rosso), è un piccolo paese dell’Appennino Toscano adagiato alla base di un cono roccioso composto prevalentemente da un tipo di marmo vinato il “Rosso Collemandina” formatosi in epoca Giurassica, che venne usato fin dai tempi antichi, come materiale edile per la costruzione delle case del borgo, facendo assumere a l’intero paese di Sassorosso quel leggero color rosa che lo rende unico nel suo genere.La località circondata da numerose grotte abitate fin dalla preistoria (come dimostrano alcuni reperti in silice dell’epoca neolitica ritrovati nei pressi del borgo) e che offrirono riparo anche alle tribù dei Liguri–Apuani fin dal III – II secolo a.C. (nel 1962 vennero rinvenuti i resti di una tomba Ligure a cremazione).Le prime notizie documentate del borgo risalgono alla “Bolla”, emanata da Benevento nel 1168 da Papa Alessandro III, nella quale viene nominata la sua chiesa dedicata a S.Michele, appartenente alla Pievania di Pieve Fosciana, in seguito lo ritroviamo nominato nuovamente all’interno della “Bolla d’Oro”, emessa nel 1376 dall’Imperatore Carlo IV come comune formato dagli odierni paesi di Massa e Sassorosso “Comune Masse et Sassorossi” e non come “Castra”, nonostante l’incastellamento del borgo sia avvenne quasi sicuramente antecedente a quella data, per merito dei suoi signori i Conti di Castelvecchio e nobili di S.Michele (Piazza al Serchio), che lo fortificarono costruendoci una rocca a base quadra avente come torre l’attuale campanile.Nel XIII secolo il castello di Sassorosso, finì in mano lucchese (Lucca comprò dall’Imperatore Federico II l’Investitura Imperiale sull’intera Garfagnana), che lo utilizzarono per più di un secolo, insieme alla vicina fortezza di Massa per la difesa dei suoi confini, nel 1401 a conferma della sua importanza strategica, in quell’impervia zona montana, lo troviamo inserito nell’elenco dei più importanti castelli lucchesi redatto da Paolo Guinigi,.Nel 1430 Sassorosso insieme ad altri comuni della Garfagnana, stanchi del dominio lucchese si diedero spontaneamente agli Estensi condividendone le sorti fino all’Unità d’ItaliaDell’antico castello oggi rimangono solo poche tracce, difficilmente identificabili lungo una via interna , in un breve tratto di mura e nel campanile che venne ricostruito in parte nel 1845Ulteriori informazioni sono disponibili in una scheda realizzata da Contado Lucchese e pubblicata da www.fototoscana.it |
Da visitare: Una cava di marmo abbandonata posta poco più in alto del borgo, sulla sommità del cono roccioso e l'intero borgo |
Altre foto Cava di marmo N°1 - N°2 Torre-campanaria Panorama N°1 - N°2 Vicolo N°1 - N°2 - N°3 - N°4 - N°5 - N°6 |