Camaiore |
I borghi di Camaiore |
Capezzano Fibbialla Fibbiano Gombitelli Montebello Montemagno Orbicciano S.Lucia |
Capezzano |
Capezzano (da Capitus), ha origine lungo la via Francigena, da antichi insediamenti Etruschi e Romani, come dimostrano alcuni scavi archeologici effettuati in località Acquarella, dove sono state rinvenute tracce di una casa rurale Romana, edificata su un precedente insediamento Etrusco. Capezzano, oggi è divenuto un paese moderno, la sua vicinanza al mare (dista circa 5 Km) e il suo clima tipicamente mediterraneo, hanno favorito lo sviluppo delle coltivazioni dei fiori (centinaia di serre circondano l’abitato) e delle frutta, a questo sviluppo agricolo, contribuirono nel XVIII secolo anche i Borboni, isediatesi con una piccola corte dopo la fine dello Stato Lucchese, in una villa poco distante dal paese circondata da un bellissimo parco, questa villa acquistata dalla famiglia Orsucci, divenne la residenza preferita di Maria Teresa di Savoia, moglie del Duca Carlo Lodovico e nel 1888 Roberto Duca Borbone di Parma, confermando l’amore dei Borboni verso questa terra, ne fece costruire una nuova, adiacente alla vecchia dall’architetto Martini di Lucca. |
Fibbialla |
Il borgo di Fibbialla (dal latino Flavianus), conosciuto dopo il Mille anche come “Fibbialla dei Canonici”, nonostante sia sorto probabilmente in epoca romana lo troviamo citato per la prima volta in un documento dell’892, nel quale il Vescovo Gherardo allivellò dei beni posti il loco “Flabbianula” ad un certo Cunimundo, Fibbialla, antico feudo della consorteria Gherardinga, all’inizio del XII secolo legò il suo destino con il Capitolo dei Canonici di S.Martino (Lucca), dopo esser entrato a far parte della “Jura dei Canonici di S.Martino”, grazie a una donazione effettuata a loro favore da un certo Gualdo, appartenente alla consorteria dei Ronaldinghi, il borgo venne fortificato da quest’ultimi con la costruzione di un palazzo nel 1123 (grazie anche ad un prestito concessogli dai nobili di Vorno). Con l’avvento del XIII secolo, sorsero le prime controversie fra i Canonici e gli uomini di Fibbialla, desiderosi quest’ultimi di sottrarsi alla loro giurisdizione e soprattutto ai turni di guardia del castello, nel 1270 per porre fine a queste controversie, i Canonici delegarono al Podestà di Massarosa l’esercizio della giustizia e l’assegnamento dei contestati turni di guardia. Nel 1313 il castello di Fibbialla, venne assaltato e distrutto dalle soldatesche del pisano Uguccione della Faggiola, impegnato in quel momento a sottomettere Lucca, la sua Signoria su Lucca fu di breve durata, il suo amico e alleato Castruccio Castracane sfruttando il malcontento dei suoi concittadini dopo pochi anni riuscirà a cacciarlo, ristabilendo il potere lucchese nella città e nel suo contado, Fibbialla ritornò così sotto la giurisdizione dei Canonici, la Signoria Ecclesiastica nella “Jura” si protrarrà fino al periodo napoleonico, nel 1799 il generale francese Serrurier, dopo aver posto fine alla Repubblica Aristocratica di Lucca, abolì definitivamente i diritti dei Canonici sulla “Jura” e Fibbialla da allora per alcuni anni condivise le sorti con il Comune di Lucca, poi Elisa Baciocchi istituì il “Circondario del Littorale” in Versilia e il borgo detto anche “Fibialla del Littorale” venne inserito definitivamente sotto la giurisdizione del comune di Camaiore. La chiesa parrocchiale dedicata a S.Pietro, venne edificata intorno al XIII secolo e ampliata nel XIX secolo. |
Altre foto: Chiesa N°1 - N°2 Il castello Vicolo N°1 - N°2 - N°3 - N°4 - N°5 - N°6 - N°7 |
Fibbiano |
Il borgo di Fibbiano vanta origini Romane, nonostante nei suoi pressi in località “Castellaccio”, probabilmente sorgesse una fortificazione dei Liguri-Apuani e sorse intorno ad un casale agricolo, appartenente ad un colono Romano chiamato Flavius, dal quale prenderà anche il nome “Fundus Flavianus”, toponomio trasformatosi nel corso dei secoli in Flabbiano e in fine Fibbiano, a cui venne aggiunto successivamente il termine Montanino per indicare la sua collocazione nella parte montana della Valfreddana. Fibbiano viene ricordato per la prima volta in una pergamena del 983, nella quale il Vescovo Teudigrimo allivellò dei beni in “loco Flabbiano” a un certo Benedetto. Alla fine del periodo longobardo, il paese seguì la stessa sorte dei borghi vicini, con l’affacciarsi dei Lucchesi nella Valfreddana (XIII secolo), i vari Signori feudatari locali furono costretti a giurar fedeltà alla Repubblica di Lucca e Fibbiano insieme alla altre “Terre” vicine venne inserito nel “Distretto delle Sei Miglia”, che nel 1617 verrà aggregato alla Vicaria di Camaiore. Fibbiano grazie alla sua posizione montana, rimase poco coinvolto nelle continue guerre medievali fra le varie potenze militari della regione, Lucca Firenze e Pisa, spesso aiutate da eserciti provenienti da altre città italiane, che transitarono lungo il fondovalle spesso saccheggiandolo (Visconti e il Conte Federico Ottinghen, primi di maggio 1329). In località “Lucense” (secondo lo storico Loris Pegna da “Lucus” bosco sacro), secondo una leggenda locale, San Paolino di Antiochia, sopra un antico tempio Romano vi edificò una chiesa, l’odierno Oratorio di S Jacopo, presso il quale nel XIII secolo sorse anche un ricovero “L’Hospedale de Alpe Lucesi”, per i viandanti provenienti dalla zona di Pescaglia La sua chiesa intitolata a S.Francesco, antecedente al 1200 venne ricostruita nel 1731 come pure il suo campanile (l’antica torre-campanaria del borgo) nel 1799, su un lato del campanile sopra un'antica feritoia,vi è collocata una pietra con scolpita una data, poco decifrabile ma che potrebbe esser stata messa durante la ristrutturazione dello stesso campanile (1799) |
Da visitare: L'intero borgo e il Passo del Lucese |
Altre foto: Fibbiano N°1 - N°2 - N°3 Vicolo N°1 - N°2 - N°3 |
Gombitelli |
Il borgo di Gombitelli, nonostante le sue origini siano ben più antiche, viene citato per la prima volta come “Cumitellio” o “Chomitelio”, all’interno di un elenco (VII e IX sec.) dei beni appartenenti al Vescovato di S.Martino, successivamente lo ritroviamo citato fra i beni, che il Vescovo Teudigrimo allivellò nel 984 a Gherardo. Sull’origine del suo nome gli storici si dividono, alcuni la farebbero risalire a una volgarizzazione toscana del termine “Cumitellio” (utilizzato in epoca medievale per indicare Conte), altri come il Pieri l’attribuiscono a “Gombete” (gomito in dialetto locale), mentre per il Pegna risalirebbe dal latino “Cubitus” evolutosi nel dialetto toscano in “Gumbus” (gomito). Il paese sorse intorno a un castello, edificato in località “La Rocca” a cavallo fra l’XI e XII secolo sopra un’antica fortificazione dei Liguri-Apuani, in seguito utilizzata e rafforzata anche dai Romani, la sua rocca protetta da due torri venne attaccata più di una volta dalle milizie lucchesi, durante le loro prime incursioni nel territorio della Valfreddana e in quello di Camaiore, nel 1255 i Commissari lucchesi Obizzi e Arnolfini, dopo essersi impossessati di Montebello mossero le loro milizie verso Gombitelli riuscendo ad espugnarlo e a saccheggiarlo, due decenni dopo nel 1242 i lucchesi si ripresentarono nuovamente sotto le mura del castello e come scrisse il Sercambi nelle sue cronache “Lucca disfecie Gombitelli”. Verso la fine del XIII secolo, Gombitelli come i paesi vicini finirono definitivamente sotto il dominio Lucchese, nello statuto lucchese del 1308 Gombitelli è uno degli otto Comuni appartenenti alla "Vicaria di Camaiore". La sua chiesa parrocchiale intitolata a S.Michele e il suo campanile vennero edificati intorno al XII secolo (probabilmente nello stesso periodo del castello), oggi dopo numerosi interventi di ristrutturazione effettuati nel corso dei secoli, solo il campanile conserva in alcuni tratti l’originaria struttura, la chiesa di S.Michele viene ricordata nel catalogo degli Estimi della Diocesi di Lucca del 1260 come “Ecclesia S.Michaelis de Gomitelli”. |
Da visitare: L'intero borgo |
Altre foto Gombitelli N°1 - N°2 Vicolo N°1 - N°2 - N°3 - N°4 - N°5 - N°6 - N°7 - N°8 - N°9 - N°10 |
Montebello |
Montebello oggi e un paese formato da un gruppo di case sparse, lungo il pendio del colle sottostante l’antico castello, edificato su un contrafforte del monte Gabberi in località Castellacccio, dell’antico castello rimango solo pochi ruderi, ormai sommersi dalla ricca vegetazione del luogo, ma in epoca medievale ricopriva un ruolo importante, dalla sua posizione strategica, era in grado di sorvegliare l’accesso a Camaiore, dalla Val di Castello (Monteggiori, S.Lucia….), appartenne ai signori di Vallecchia fino al 1225, anno in cui aderirono ala Lega di Stazzema creata per contrastare l’avanzata dei lucchesi, la risposte dei lucchesi a questa Lega non si fece attendere molto, penetrati nel camaiorese in breve tempo assaltarono e conquistarono il castello di Montebello e nel 1308 con il riordinamento delle loro “Terre”, lo inserirono sotto la giurisdizione di Camaiore. |
Da visitare: Le antiche rovine del castello in località Castellaccio raggiungibili solo con un sentiero di montagna |
Montemagno |
Montemagno è un piccolo paese un tempo protetto da un castello, lungo l’antica via Romea o Francigena, posto sul valico di un colle che divide Camaiore e la Val Freddana (l’accesso a Lucca), per molti secoli rappresentò un castello strategicamente importante, ma per la scarsità di documentazioni attualmente non possiamo stabilire con certezza la sua origine, le prime notizie documentate della sua esistenza, le troviamo in un documento del 1099, dove la contessa Matilde di Canossa risolve una controversia fra i nobili di Montemagno e gli uomini di Ricetro e Gualdo. Il cassero del castello (adibito anche a residenza) sorgeva sulla parte più alta del colle e fra le sue mura vi dimoravano i Paganelli, signori di Montemagno e cittadini lucchesi, che ricoprirono per lunghi anni cariche pubbliche civili e militari all’interno della Repubblica, che ne entrò in possesso nel 1242 dopo un lungo assedio. A poca distanza del cassero si trovava anche una piccola chiesa, dedicata a S.Bartolomeo (alcuni ruderi sono visibili ancora oggi) e più in basso l’Ospedale di S.Michele con annessa una piccola chiesa, per assistere i numerosi pellegrini che percorrevano la via Francigena, l’Ospedale viene nominato per la prima volta in un documento nel 1129, mentre la chiesa di S.Bartolomeo e di S.Michele vengono citate per la prima volta, nell’elenco delle chiese appartenenti alla Diocesi di Lucca del 1260, dell’Ospedale rimangono poche tracce poiché nel corso dei secoli è stato inglobato nella struttura della piccola chiesa, durante i suoi ampliamenti. Durate i vari eventi bellici che coinvolsero per dei secoli Lucca e Firenze il castello subì altri due assedi ad opera dei fiorenti e del Piccinino |
Da visitare: I resti dell'antica chiesa di S.Bartolomeo, da segnalare anche il panorama visibile alla fine del borgo lato Camaiore |
Altre foto Panorama Camaiore Antico portone Campanile |
Orbicciano |
Orbicciano, oggi è una borgata sparpagliata posta lungo la strada che dal fondovalle, la Valfreddana giunge fino a Fibbiano per poi discendere a Montemagno passando da Gombitelli (via di collegamento fra i vari paesi dell’antico Distretto delle Sei Miglia). Le sue origini risalgono all’epoca romana e più precisamente dalla “fattoria” di un colono romano, un certo Orbicius “fundus Orbicianus” evolutosi in “Urbiccianum” e infine Orbicciano, le prime notizie che accertano la sua esistenza risalgono al 967, il Vescovo Aghino cambiò dei beni appartenenti alla chiesa di Orbicciano (S.Giusto) con dei beni di proprietà di un certo Inghifridi nobile di Montemagno. Nel XII secolo, come tutti gli altri paesi vicini Orbicciano finì definitivamente sotto la giurisdizione lucchese, nel 1183 Lucca per controllare i vari nobili del contado appena assoggettato vi costruì una fortificazione, scomparsa ormai da molti secoli e quando istituì la Vicaria di Camaiore, Orbicciano ne entrò a far parte. La sua chiesa parrocchiale intitolata a S.Giorgio (ufficiale romano convertitosi al cristianesimo decapitato da Diocleziano nel 303), edificata con la torre-campanaria prima del Mille, venne ampliata nel 1725 e nel 1810, nel borgo presso la borgata di Misigliano sorge un’altra chiesa (S.Lorenzo, forse ben più antica di quella parrocchiale e secondo alcuni studi compiuti dallo storico Guglielmo Lera una delle sue campane (1271) ai primi del 1900 venne collocata nella torre-campanaria di S.Giusto. |
Altre foto Feritoia torre-campanaria S.Giusto S.Lorenzo N°1 - N°2 |
S.Lucia |
Antico borgo denominato “in Vegliatola” per la sua posizione strategica, in epoca medievale era adibito alla sorveglianza e sicurezza di uno degli accessi a Camaiore, assunse in seguito il nome della santa della sua chiesa, all’inizio il piccolo borgo appartenne alla Vicaria di Pietrasanta ma in seguito finì sotto la giurisdizione di Camaiore, come pure la chiesa, dapprima sotto la Pieve di S.Felicita, nel '400 dopo che le carestie e le pestilenze colpirono gravemente la popolazione della zona, venne inserita fra le chiese appartenenti a S.Michele di Camaiore Oggi perduta l'importanza strategica il borgo è divenuto meta di numerosi turisti attratti dai caratteristici vicoli ben curati e dallo stupendo panorama con il mare sullo sfondo che possiamo ammirare dal sagrato della chiesa |
Da visitare L'intero borgo e soprattutto il sagrato della chiesa |
Altre foto Il campanile Confessionale S.Lucia sul colle Vicolo n1 Vicolo n2 Vicolo n3 Vicolo n4 Vicolo n5 Vicolo n6 |