Il primo documento, che attesta l’esistenza del paese, risale al 979, quando Jacopo, pievano di Decimo allivellò la Pieve di Diecimo e tutti i suoi beni (fra questi risulta anche Oneta) a un certo Roffridi, altre tracce dell’esistenza del paese, le ritroviamo in altri documenti successivi, nel 985, il vescovo di Lucca Teudigrimo, allivellò tre case del paese, appartenenti alla chiesa dei Santi Vincenzo e Frediano di Lucca, ad un certo Ardolfo, dieci anni dopo, il borgo risulta passare sotto la giurisdizione del pievere di Borgo a Mozzano, nel 1009, il Visconte Fraolmi, offrì una parte dei suoi beni, ubicati in Oneta, alla chiesa di S.Martino di Lucca e nel 1038, i canonici di S.Martino, allivellarono Oneta e altre terre per un censo di dieci soldi, ad Ildebrando figlio di Sigifredo, nipote di Gherardo e di Cupinenga, il capostipite del ramo dei Cunimundighi, che in seguito diverranno i Suffredinghi, feudatari di Oneta, per diverso tempo. Con la venuta al potere di Francesco Castracane, nella Vicaria di Coreglia, il paese entrò a far parte della Contea di Coreglia, istituita appositamente per lui, dall’Imperatore Carlo IV, alla sua morte, i suoi figli vendettero la contea al Comune di Lucca e Oneta, ritornò definitivamente sotto le insegne Lucchesi, inizialmente fu inserita nella Vicaria di Coreglia (ripristinata) e successivamente, al momento della sua istituzione, nella nuova Vicaria di Borgo a Mozzano. A Oneta nacque Bartolomeo Mattioli, astronomo che dal 1654 al 1661, pubblicò ogni anno un Almanacco “Discorso astrologico sopra l’anno ….” , dove descriveva secondo i pianeti, i giorni buoni e cattivi, per curare le varie malattie, uno strano dottore, ma in quei tempi, come oggi, i ciarlatani non mancavano.
Chiesa di S.Ilario
L’attuale chiesa, dedicata a S.Ilario, sottoposta alla Pieve di “Mozzano” (la vecchia Pieve di Cerreto) a differenza del paese la troviamo citata solo nel Catalogo degli Estimi della Diocesi di Lucca del 1260, “Ecclesia S.Ylarii de Oneta”, prima di allora nei documenti la chiesa viene rammentata con altre intitolazioni (S.Martino?), la questione non è chiara. Poco prima del Mille la chiesa di Oenta, fondata molto tempo prima, venne tolta dalla pievania di Diecimo ed inserita nella pievania di “Mozzano”, nello statuto del Comune di Lucca del 1308, la Repubblica di Lucca, gli impose di partecipare alla processione di S.Croce, con un cero di 4 libbre. Nel corso dei secoli la sua fabbrica subì diversi interventi di ristrutturazione ed ampliamento |