Il borgo di Cerreto (prese il nome dai boschi di cerri che lo circondavano), in epoca medievale era formato, da due piccole borgate ben distinte: “Cerreto” o Cerreto Basso, oggi centro residenziale di Borgo a Mozzano e dalla Pieve di Cerreto o Cerreto Alto, ubicato sopra un poggio poco più in alto.

Il Borgo di “Cerreto Alto” o Pieve di Cerreto (la parte più antica del borgo), sorse lungo una variante dell’antica via Clodia, diretta a Borgo a Mozzano e in Val di Lima, tramite il Ponte della Maddalena, identificabile ancora oggi nel breve tratto di strada, che attraversa la “Porta” o arco, sottostante il campanile.

Cerreto alto rammentato, per la prima volta, anche se indirettamente, all’interno di una pergamena del 995, in origine era formato da poche case, costruite intorno alla sua Pieve dedicata a S.Giovanni Battista, piccolo centro urbano che nel corso dei secoli, ha mantenuto quasi inalterata la sua struttura medievale, cosa che non è avvenuta presso “Cerreto Basso”, favorito dalla vicinanza al moderno centro urbano di Borgo a Mozzano, col passare del tempo, l’antica borgata si è trasformata in una moderna zona residenziale, solo la sua chiesa, la nuova Pieve, ha conservato l’antico aspetto.

Con l’avvento dei lucchesi nella Valle del Serchio, Cerreto finì sotto la giurisdizione di Lucca, come gli altri borghi vicini, venne inserito inizialmente nella Vicaria di Coreglia e successivamente nella Vicaria di Borgo a Mozzano, nel 135,5 anch’esso fece parte della Contea di Coreglia, istituita da Carlo IV, in favore del Conte Francesco Castracane.

Nel 1404, le due parti del borgo entrarono in lite e per risolvere la questione, fu necessario l’intervento di Paolo Guinigi, un secolo dopo, in epoca più serena, fra il1548 e il 1582 il Pievano si trasferì dalla Pieve a Cerreto Basso, quest’ultimo ormai avviato a diventare il borgo principale. 

Pieve Vecchia di

San Giovanni Battista

Le Prime notizie della Pieve di Cerreto, le troviamo in un documento datato 995, dove viene rammentata una chiesa battesimale in “Mozzano”, intitolata ai Santi Salvatore, Frediano e Giovanni "Domini et Salvatoris et S. Fridiani et S. J. Baptiste".

Dopo il Mille, la Pieve forse in occasione di una ristrutturazione, avvenuta al tempo della contessa Matilde di Canossa, resterà intitolata solamente a S.Giovanni Battista, come possiamo notare, sulla sua storia esistono poche certezze e tanti dubbi, il primo fra tutti, è riuscire a stabilire, dove era locata la chiesa battesimale rammentata nel 995, il toponimo “Mozzano” è un po’ vago, perché indica una vasta area, che non comprende solo il luogo dove sorge la nostra Pieve, ma anche alcune terre sottostanti, comunque al tempo della Contessa, autrice forse di una prima ricostruzione, certamente la Pieve di Mozzano era la Pieve Vecchia di Cerreto, molto fragile nella sua struttura, nel corso dei secoli, necessitò di vari e importanti interventi di ristrutturazione, problemi che si sono ripresentati anche ai nostri tempi, attualmente (2017), è ha rischio di crollo e la fabbrica viene costantemente monitorata, le pareti presentano numerose crepe e l’architrave della porta ‘ingresso è spezzato, segno di un cedimento strutturale della fabbrica.

Nel Catalogo degli Estimi della Diocesi di Lucca del 1260, la Pieve e matrice di cinque chiese e di un romitorio. “Ecclesia S.Ylarii de Oneta”, “Ecclesia S.Quirici de Tersona”, “Ecclesia S.Michaelis de Buita”, “Ecclesia S.Maria de Roccha”, “Ecclesia S.Jacobi de Burgo Mozani” ed infine “Heremitorium de Chifenti”.

In questo periodo, purtroppo iniziò anche la sua decadenza, lo sviluppo edilizio e sociale del fondovalle, compreso il borgo di Cerreto, favorì le altre chiese di Borgo a Mozzano, la popolazione iniziò ad abbandonarla e inevitabilmente, nella seconda metà del ‘500, fu privata dei suoi privilegi, che assieme ai suoi arredi, furono assegnati alla nuova Pieve, eretta nel borgo di Cerreto e anch’essa intitolata a S.Giovanni Battista.