Sulla riva destra del torrente Ania, sopra il colle che sovrasta l’abitato di Ponte all’Ania, sorge la piccola borgata di Pedona, antico castello romano posto a guardia della valle, prese il nome da un presidio di soldati pedoni (pedites) che Roma lasciò nel primitivo “Castrum”. Con la caduta di Roma e l’arrivo delle orde barbariche, il castello sopravvisse in qualche modo, fino all’arrivo dei longobardi, comunque la sua esistenza viene documentata per la prima volta, in ritardo rispetto ad altri castrum presenti in zona, rammentato in due documenti del 983 e 994, il castello viene citato come “Pedoni”, mentre il piccolo borgo che nel frattempo era nato intorno alle sue mura prese il nome di “Sex Pedona”. Il castello di Pedona prima del Mille non ricoprì solo un ruolo militare, i pellegrini diretti a Roma nel 723 spesso lo indicarono come luogo sicuro per riposarsi e rifocillarsi prima di raggiungere Lucca, grazie alla generosità del suo castellano che gli ospitava nella piccola chiesa del castello, onorò anche il sacro principio cristiano dell’ospitalità, molto sentito in quel periodo. Nel 1168 (o nel 1171 gli storici non concordano) le soldatesche lucchesi del quartiere S.Pietro e S.Gervasio sotto il comando di Baradrigo del casato dei nobili “Figli d’Ubaldo”, penetrarono in Garfagnana per punire i Signori garfagnini detti anche “Cattanei di Garfagnana”, che in Versilia insieme ai pisani portarono aiuto al ribelle Veltro da Corvaia , dopo aver incendiato il vicino Calavorno prima di dirigersi verso Castiglione Garfagnana, assaltarono e presero il castello di Pedona e Seggio. Nel 1227 i Signori dei castelli garfagnini per cercare nuovamente di sfuggire al dominio di Lucca, giurando fedeltà a Papa Gregorio IX, davanti al Nunzio Apostolico Cinzio nella chiesa di S.Maria di Pugnano in Pisa, i lucchesi non tollerarono il gesto e nel 1230 inviarono i soldati ad assediare il castello di Barga, nel tentativo di catturare il Nunzio Apostolico Cinzio che nel frattempo vi si era rifugiato, nel viaggio di andata (o di ritorno) le truppe lucchesi distrussero nuovamente il castello di Pedona e quando Barga si darà spontaneamente ai fiorentini nel 1371, Pedona la seguirà e da quel momento ne condividerà le sorti fino all’Unità d’Italia.
Chiesa di San Maurizio
La sua chiesa intitolata a S.Maurizio, in origine sorgeva dentro il castello, poi in epoca sconosciuta venne edificata fuori, nei primi documenti in cui viene rammentata, la troviamo intitolata a “S.Mauritij et Comitum” e per una errata interpretazione o volgarizzazione dell’antico nome, nei documenti successivi viene citata “S.Comizio” (nel 1260) e nel 1517 in occasione di un lascito effettuato per ricostruirla da un certo Verzani viene rammentata nuovamente col titolo di “S.Maurizio”, la chiesa subirà un ulteriore ristrutturazione anche nel 1763.
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