Il borgo di Castelvecchio è formato dall’insieme di due borgate, Castelveccho di Sopra e Castelvecchio di Sotto, la prima (la più antica) conosciuta anche come “Caproni”, dal nome di un’antica famiglia già presente in loco dal XIV secolo, secondo alcuni storici locali sorse probabilmente in epoca romana e inizialmente sarebbe stata citata come “Cascio Balbo”, toponimo di origine latina che Silvio Pieri grande esperto di toponomastica, farebbe risalire al piccolo insediamento in loco, del colono “Cassius Balbus”. La località Cascio Balbo, che troviamo citata per la prima volta in un documento del 994, con il quale il Vescovo Gherardo allivellò dei beni alla nobile famiglia dei Ronaldinghi, ad un certo punto improvvisamente scompare dai documenti, per poi riapparire inspiegabilmente alcuni secoli dopo citata con il nome Castelvecchio, la borgata in epoca medievale ospitò una piccola fortificazione (si pensa ad una torre) che con l’arrivo delle pestilenze, causa di un repentino spopolamento del borgo perse la sua funzione difensiva e lentamente andrà in rovina. Castelvecchio di Sotto, oggi il nucleo principale del borgo ha un’origine più moderna, anche se in loco e da segnalare in epoca medievale, l’esistenza di un Ospedale “Pontis Populi”, fondato nel XII secolo in prossimità del ponte sul Serchio, grazie ad alcune donazioni fatte dai nobili di Cascio Balbo, Ospedale che Papa Niccolò IV nel 1292 sottometterà a quello di S.Pellegrino in Alpe e che esisterà fino al 1467. Antico feudo dei Ronaldinghi, Castelvecchio come il resto dei borghi della valle del Serchio, nel XIII secolo finì sotto la giurisdizione lucchese, i lucchesi per amministrarlo lo sottoposero alla Vicaria di Barga e quando quest’ultima si diede volontariamente a Firenze, Castelvecchio la seguì, l’8 novembre 1342 i fiorentini accettarono la sua sottomissione, da allora fino ai nostri giorni, il borgo condividerà la sorte con Barga. Nel 1895 sul colle di Caproni si stabilì un illustre personaggio, il poeta Giovanni Pascoli, il Pascoli restò legato a Castelvecchio fino alla sua morte (1912) e qui troverà l’ispirazione degli ultimi suoi sonetti, più tardi il borgo per riconoscenza al grande poeta e alla sua arte poetica, modificherà il suo nome in Castelvecchio Pascoli.
Chiesa di S.Nicolao
La chiesa di Castelvecchio Pascoli, intitolata a S.Nicolao, venne edificata in epoca sconosciuta (lo storico locale A.Nardini ipotizza sia avvenuta in concomitanza della distruzione della torre) nella parte più in alto del colle “Caproni”, dopo esser stata unita per un certo periodo anche alla collegiata di S.Cristoforo, ricevette il Fonte Battesimale nel 1651.
Museo di Casa Pascoli
Il Museo di Casa Pascoli, nacque grazie alla volontà di preservare il ricordo del poeta nella storia, da parte della sorella Maria, che alla sua morte con un nobile gesto, donò al comune di Braga, l’archivio storico del poeta e l’intera villa, che lei nel corso degli anni aveva voluto mantenere inalterata, senza modificarne l’arredo e l’aspetto architettonico. Il comune di Barga, nel 1960 aprì ufficialmente il Museo di Casa Pascoli. oggi all’interno del museo, possiamo ammirare, l’appartamento, lo studio privato del Pascoli e la cappella privata della villa, per quanto riguarda l’archivio, del poeta, collocato nella biblioteca della villa, vogliamo citarne solo i numeri: 6.000 giornali, 36.000 documenti personali del Pascoli, 1.600 foto e 24.000 documenti della sorella Maria.
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